Roma, le parole di Gerolin ai microfoni di TV PLAY_CMIT: dal futuro di Dybala e Mourinho alle voci riguardante un suo possibile ritorno in giallorosso.
Ha la Roma tatuata nel cuore, come una seconda pelle di incalcolabile importante. L’ex dirigente dell’Udinese Manuel Gerolin, che ha vestito anche la maglia giallorossa per sei lunghi anni, ai microfoni di TV PLAY_CMIT ha parlato in primo luogo della sfida contro la Real Sociedad ormai sempre più vicina. Gerolin, però, ha passato in rassegna anche il possibile futuro di Dybala e Mourinho, esternando il suo punto di vista. Ecco le sue parole:
“Riuscirà la Roma a battere la Real Sociedad? Parte da due gol di vantaggio, non dobbiamo dimenticarlo. Due gol sono tantissimi, però mai sottovalutare l’avversario, soprattutto una squadra spagnola perché si sa che quando giocano in casa sono molto aggressivi e temibili. Mi è capitato di partire in Coppa delle Coppe, credo nel 1987 con due gol di vantaggio siamo andati in trasferta a Saragozza, perdemmo 2-0 e finì male ai rigori. Mai sottovalutarli.”
MOURINHO – “Sono arrivati dei pezzi scelti da lui e dal direttore, pezzi importanti e con grande esperienza. Non mi piace molto il mercato della Roma perché come ho sempre fatto:sono andato alla ricerca di giovani per fare plusvalenze, anche per avere un futuro. Però bisogna dire che l’organico della Roma è interessante e si sapeva già prima. Se si sceglie Mou, vuole giocatori importanti che conosce.
Per lui devono parlare solo i risultati, l’anno scorso ha portato a casa una Coppa e questo secondo me è stato molto importante: da lui si aspetta una qualificazione nei primi quattro posti, data anche che c’è stata la penalizzazione che ha tolto una squadra importante come la Juventus in corsa Champions. Da lui si aspettano solo i risultati. La Roma non gioca benissimo ma a livello comunicativo Mou ha portato molto: vedo che c’è sempre lo stadio pieno, devono arrivare i risultati sicuramente.
MOURINHO UOMO MERCATO NELL’INGAGGIARE CALCIATORI IMPORTANTI – “Evidentemente è una scelta voluta anche dalla proprietà. Abbiamo davanti un esempio con il Napoli, una costruzione che parte da 5-6 anni. Scelta di giocatori giovani, l’organico è cresciuto partendo da Benitez passando per Sarri e ora c’è Spalletti. Quando si prende Mourinho alla fine si sa che le scelte, seppur concordate con il direttore che è portoghese, alla fine ricadano su calciatori esperti che vuole lui.”
Gerolin ha poi passato in rassegna anche la situazione relativa a Paulo Dybala. Il futuro della Joya, infatti, potrebbe dipendere in maniera osmotica dalla decisione finale di José Mourinho. Ovviamente il focus in questo momento è tutto rivolto ad una stagione che potrebbe ancora regalare sorprese importanti ai giallorossi. Inoltre Gerolin ha fornito la sua chiave di merito in merito alle voci concernenti un possibile ritorno di fiamma della Roma per Cuadrado:
FUTURO CUADRADO – “Buonissimo calciatore, ancora integro. Ci starebbe benissimo nella Roma. Però torniamo al discorso di prima: piano piano così si fa il cimitero degli elefanti. Se si comprano questi calciatori, poi le conseguenze si pagano dopo due-tre anni. La Roma si sta invecchiando, ha giocatori vecchi seppur forti. I giallorossi devono cominciare a prendere giocatori importanti giovani come stanno facendo con il settore giovanile: vediamo che alla fine i calciatori che fanno patrimonio sono questi.”
SE MOURINHO VA VIA, DYBALA POTREBBE SEGUIRLO? “La Roma è sempre la Roma, anche senza Mourinho. Società storica alla quale i calciatori ambiscono. Bisognerà capire se con o senza Mourinho avranno l’ambizione di crescere ulteriormente. Si vedrà dalla posizione in classifica di quest’anno: se entri in Champions, è chiaro che anche i calciatori più importanti vogliano rimanere.
OCCASIONE DI RITORNO alla ROMA e RUOLO DI SCOUTING – “Se giri, vedi tanti. Ho avuto la fortuna di lavorare all’Udinese, una delle prime squadre a fare scouting dopo l’Udinese. Se vuoi creare qualcosa, devi arrivare prima sui giocatori. Occasioni di ritorno alla Roma? C’è stata qualche chiacchierata con qualche dirigente, ma si è fermata lì. Le piacerebbe ritornare? Beh, sarebbe fantastico, logicamente. Ma bisogna vedere come vuole lavorare questa Roma e gli obiettivi: dall’alto parte un’organizzazione tecnica. Ripeto, tutte le squadre hanno l’obbligo di avere un’organizzazione tecnica e scouting . Uno ha l’obbligo di sapere tutto quello che c’è, poi le scelte le fa la società.”
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