Lite Mourinho-Serra, ennesima presa di posizione e annuncio dell’avvocato a circa due settimane di distanza dagli eventi che hanno coinvolto il quarto uomo e l’allenatore della Roma.
Gli eventi verificatisi sul campo della Cremonese sono ormai noti e chiari a tutti e, dopo un’indagine che ha toccato anche il mondo televisivo, iniziano per certi versi ad essere percepiti anche come stantii. La Roma sa bene di non poter restare ancorata all’accaduto arbitrale in occasione della sfida con Ballardini, in occasione della quale arrivarono le accuse di Mourinho a Serra, forti quanto chiare e tali da non poter essere ignorate.
Sin dal primo momento, però, lo stesso allenatore aveva evidenziato come lo scacco contro Ballardini non fosse legato a quell’episodio, epurando prontamente la corretta e fondamentale ‘denuncia’ alle telecamere da quel sapore di patetico alibi che poco corrisponde al modus operandi di un personaggio a volte critico e caustico ma certamente ben lucido quando si tratti di analizzare le gare della propria squadra, con meriti e demeriti. Non è un caso che quel “Non sono un pazzo”, seguito da una descrizione limpida quanto saggia abbia generato qualche campanello di allarme, portando all’apertura di una vera e propria inchiesta della quale si sta ancora discutendo.
Mourinho ha visto dapprima congelata la sentenza relativa allo stop di due giornate che, in un primo momento, avrebbe dovuto portare lui a non presenziare nelle sfida con Juventus e Sassuolo.
L’ingerenza della Procura Federale aveva in una fase di indagini serrate messo in ghiaccio il responso, arrivato però qualche giorno dopo la vittoria con i bianconeri e decretante il ‘forfait’ di José in occasione della partita con i neroverdi e del derby di domenica prossima. A quanto fin qui accaduto si aggiunga poi un altro dettaglio di non poca importanza, legato alla posizione di un Serra che anche in Procura ha cercato di presentare come veniale il proprio atteggiamento.
Pur ammettendo di aver avuto un atteggiamento corporeo ‘imperfetto’ ha sottolineato di non aver mai pronunciato quelle frasi pesantissime che sembravano emergere delle telecamere. In questa direzione, ovviamente, anche le parole dell’avvocato difensore, Gabriele Bordoni che si è inserito così in questo corpus di eventi comprendenti anche le scuse di Serra a Mourinho.
“Al termine di un confronto franco e leale crediamo di essere riusciti a far emergere in modo credibile e coerente l’esasperazione da parte dell’allenatore di fronte a un atteggiamento imperfetto. Serra ha detto di aver capito che il suo atteggiamento, tecnicamente ineccepibile, poteva essere frainteso e può aver fatto indispettire Mourinho. Aggiungo di aver chiesto, per ragioni tecniche, che la vicenda si chiuda qui. Mi piacerebbe che si concludesse con una stretta di mano tra due galantuomini, che si riconoscono nel valore sportivo, e si torni così a parlare di campo”.
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