Roma-Sassuolo, nella seconda frazione di gioco gli animi si sono accesi ed alcune decisioni di Fabbri sono state contestate. Altra espulsione dopo quella di Kumbulla.
Al termine di una gara letteralmente pirotecnica il Sassuolo sbanca l’Olimpico infliggendo alla Roma una punizione che, per quanto visto, è parsa eccessivamente severa. Sono quattro i gol con i quali i neroverdi sono riusciti ad avere la meglio della compagine giallorossa, sentenziata da episodi quanto meno rivedibili.
Ci sarà molto da discutere, infatti, sull’espulsione comminata a Kumbulla. O meglio, la decisione dell’arbitro Fabbri di concedere il calcio di rigore è parsa rivedibile dal momento che anche Berardi, prima della reazione sconsiderata del difensore albanese, aveva rifilato un calcetto al centrale della Roma, scatenandone la furia. Nel complesso la conduzione di gara di Fabbri non è parsa ineccepibile. Soprattutto la gestione dei cartellini ha scatenato veementi critiche sulla panchina della Roma, esplose soprattutto nella seconda frazione di gioco. Alla luce di un episodio discusso, infatti, la panchina della Roma ha esternato a chiare lettere il proprio malcontento. Fabbri non ci ha pensato due volte ad estrarre il cartellino rosso, sventolato all’indirizzo di Giovanni Marra, match analyst della Roma.
Marra ha continuato a protestare anche dopo la decisione del direttore di gara. Trattenuto a fatica da Foti, il tattico di Mou ha poi lasciato la panchina. Più in generale non sono mancati gli episodi di tensione all’interno del perimetro di gioco. Match duro, vibrante, giocato colpo su colpo e con rapidi capovolgimenti di fronte. Partita spigolosa che la Roma non è riuscita a portare a casa, condizionata da qualche episodio rivedibile. Sono comunque due le espulsioni sul groppone dei giallorossi: a quella di Kumbulla, infatti, va aggiunta quella di Marra. Staremo a vedere quali saranno le decisioni del giudice sportivo a riguardo.