Le sorti della Juventus dopo le condanne dovute all’inchiesta Prisma della guardia di finanza, ecco la decisione a sorpresa, ora è ufficiale
La Juventus è ancora nell’occhio del ciclone a causa delle vicende che riguardano il filone stipendi e le plusvalenze fittizie. Il tutto cominciò con una perquisizione della guardia di finanza negli uffici bianconeri di Roma e Torino, cosa che di fatto fece cominciare il terremoto intorno alla Juve.
A seguito delle perquisizioni avvennero le dimissioni dell’intero CDA bianconero, Agnelli incluso, e vennero ascoltati i primi testimoni per le gravi accuse di falso in bilancio. Le indagini, e gli stessi calciatori della Juventus, confermarono gli illeciti, cosa che portò ad una pesante penalizzazione in classifica.
La notizia dei 15 punti di penalità hanno gettato nuove ombre sul campionato di Serie A, tra chi è d’accordo con questa decisione e chi invece grida allo scandalo, dubitando della veridicità del campionato. La vicenda non è finita qui, tutt’altro, come dimostra la notizia che circola in queste ore che vede protagonista l’ex club di Agnelli.
Dopo mesi tiene ancora alta l’attenzione le notizie che riguardano la Juventus e l’inchiesta che vede protagonista in prima persona il club torinese. Le dimissioni dell’intero Cda bianconero, Agnelli compreso, avevano gettato ombre sulla Vecchia Signora, ombre che ancora oggi la tormentano.
Nel frattempo sono arrivate le prime condanne e alla società sono stati assegnati 15 punti di penalità in classifica, penalità che non può ricevere “sconti”. Come sappiamo in fatti la suddetta penalità potrebbe essere addirittura tolta alla Juventus, oppure confermata in toto.
Cominciano ad arrivare le prime decisioni ufficiali in merito al caso.
Il Consiglio di Stato ha, infatti, respinto la richiesta di sospensiva e la Federcalcio lunedì sarà dunque chiamata a consegnare alla difesa bianconera la famosa nota 10940.
“Considerato che non sussistono i presupposti per la visura monocratica e osservato che quanto dedotto dall’appellante può in ipotesi suffragare la sussistenza di un periculum in funzione di un’ordinaria richiesta cautelare collegiale, ma non di una richiesta ex art. 56 c.p.a., riservata alle sole ipotesi di “estrema gravità e urgenza” e quindi collegata ad un danno definibile come “catastrofico” per la parte deducente; per questi motivi respinge l’istanza e fissa per la discussione la camera di consiglio del 23 marzo“. Recita così il decreto del Consiglio di Stato.
E’ stata, dunque, fissata per il prossimo 23 marzo la Camera di Consiglio per il ricorso FIGC sulla Carta Covisoc. Ancora una volta niente di ufficiale, per l’ennesima volta viene rimandata la decisione in merito al destino della Juventus che adesso dovrà attendere fino al 23 marzo per sapere quale sarà il suo destino.
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