Mourinho-Juventus, nuovo sviluppo dopo l’espulsione in Cremonese-Roma: arriva la decisione a sorpresa “Ho questa sensazione”
José Mourinho in Italia ha scritto pagine importantissime nella storia del calcio. Alla guida dell’Inter è riuscito ad entrare nel cuore dei tifosi non solo grazie alla conquista dello storico triplete del 2010, ma soprattutto grazie alla sua personalità.
Il mister non si è mai risparmiato, e non si è mai tirato indietro contro quelle che da lui venivano etichettate come “ingiustizie”. Divenne famosissimo il gesto delle manette contro gli arbitri, fatto in una partita contro la Sampdoria. Poi nel 2018 alla guida del Manchester United zittì i tifosi della Juventus allo Stadium, portando la mano verso l’orecchio.
Perché Mourinho è anche e soprattutto questo, un personaggio sopra le righe, che si può amare o odiare, non ci sono vie di mezzo.
Chi però ha avuto la fortuna di averlo come allenatore (tifosi compresi) non possono che amarlo, nonostante non venga risparmiato dalle critiche, come è giusto quando un personaggio del suo calibro non riesce a raggiungere gli obbiettivi prefissati
La rivalità con la Juventus è iniziata ai tempi dell’Inter, e fino ad oggi non si è mai interrotta, anzi negli ultimi tempi è più accesa che mai.
Mourinho-Juventus, decisione imbarazzante: “Ho questa sensazione”
Nell’ultima partita di Serie A disputata i giallorossi hanno perso in trasferta a Cremona, perdendo momentaneamente il quarto posto a discapito della Lazio, che ora si trova al secondo posto. A prendersi le prime pagine però incredibilmente non è stato il risultato, bensì il tecnico portoghese.
Mourinho si è visto sventolare in faccia un cartellino rosso a seguito di una sua sfuriata contro il quarto uomo Serra. Anche Serra è finito sotto accusa, tanto che la squalifica all’allenatore è stata revocata per consentire agli organi competenti di indagare su questo episodio.
Il giornalista Fabio Ravezzani è intervenuto sulla vicenda: La giustizia sportiva necessita di molto tempo per giudicare Mourinho. Altra settimana di indagini (quali?) e pena sospesa. Una decisione imbarazzante, al netto del fatto che la sua presenza in panchina spesso è più negativa che altro.
Ennesima frecciatina all’allenatore della Roma, che però questa volta potrebbe avere tutte le attenuanti del caso visto il comportamento poco professionale del quarto uomo.
