Roma, Mourinho ‘arrabbiato’ e addio a fine campionato. Le ultime sul futuro del mister in attesa del responso contro la Juventus.
La partita contro la compagine di Allegri si appresta certamente ad essere una delle più interessanti del turno odierno, oltre che a rappresentare una sorta di spartiacque per ambedue le squadre. Da un lato, i bianconeri sanno che una vittoria all’Olimpico renderebbe molto meno utopistico un approdo finale tra le prime quattro, dopo una penalizzazione di quindici punti che non ha mai scoraggiato la lucidità di Massimiliano e di una squadra che, al netto delle difficoltà, ha sempre cercato di palesare buone reazioni.
Dall’altro, troviamo la compagine capitolina, attesa da una partita che permetta di lenire il rammarico per lo scacco contro la Cremonese e, soprattutto, rilanciare Pellegrini e colleghi per quella zona Champions distante un solo punto ma alla quale si sarebbero potuti ancorare con molto più vigore se non fosse avvenuta l’inattesa caduta di Cremona.
Il campo, come sempre, sentenzierà fra qualche ora, al termine di una gara che, seppur pregna di possibili indicazioni, resta ben lungi da quelle etichette di ‘decisiva’ ed ‘ultima spiaggia’: qualsiasi cosa accadrà, da entrambe le parti, ci sarà ancora tempo per palesare reazioni e risposte.
Roma, sentenza dall’Inghilterra e addio Mourinho: “Ecco perché è arrabbiato”
Al di là della gara in sé e per sé, va detto che i tifosi della Roma hanno fin qui vissuto un ibrido di emozioni, certamente intarsiato anche dalla curiosità e l’attesa per il responso sul ricordo alla fine vinto da José Mourinho. A ciò si aggiunga anche l’attesa per comprendere i margini di una sua possibile permanenza nella Capitale, circa la quale il portoghese non si è mai espresso in modo esplicito e chiaro.
Qualche segnale e avviso ai Friedkin è arrivato nelle trascorse settimane ma, proprio da quell’Inghilterra a lui ben nota, arrivano importanti indicazioni. La penna italiana di Alvise Cagnazzo ha infatti presentato un punto della situazione sul Daily Mail. A sua detta, vederlo partire in estate sarebbe tutt’altro che sorprendente, essendo lui storicamente abituato ad allenare rose con almeno 5 o 6 top player.
I segnali, si legge, non sarebbero entusiasmanti e sembrano esserci i presupposti per assistere ad un suo addio. Cagnazzo, nella chiosa, sottolinea come il tecnico sia arrabbiato, alla luce della maturata consapevolezza di avere a disposizione unicamente 13 o 14 giocatori di livello.
