Un rebus il futuro di Smalling, legato alla Roma fino al termine della stagione. Un club a lui interessato si è defilato. Pinto torna a sorridere.
La Roma ha iniziato a riflettere, in vista della finestra estiva del mercato. Da giugno in poi il club, al fine di soddisfare le richieste di José Mourinho, proverà a rendere più competitiva la rosa. Al tempo stesso, cercherà di blindare i gioielli più splendenti del gruppo. È il caso di Paulo Dybala ma anche di Chris Smalling cercato dall’Inter.
Nel contratto siglato con l’argentino nella scorsa estate, come noto, è presente una clausola rescissoria da 20 milioni che rende quanto mai incerta la sua permanenza nella città Eterna. Il direttore generale Tiago Pinto, su input dei Friedkin, ha iniziato a muoversi e di recente ha messo sul piatto un rinnovo del contratto con conseguente adeguamento dell’ingaggio percepito. Un accordo, questo, che consentirebbe all’attaccante di passare dagli attuali 4.5 milioni a quota 6 e ai giallorossi di rimuovere proprio la clausola.
Ora si attende soltanto la replica del diretto interessato, diventato uno dei principali trascinatori della formazione ed entrato subito nei cuori della tifoseria. Alcune squadre straniere, come ad esempio, il Manchester United lo ha messo nel mirino avviando i primi contatti con il suo entourage ma i capitolini sono convinti di poter convolare presto a nuove nozze. In bilico anche la posizione di Smalling.
Roma, l’Inter frena su Smalling
Il difensore è legato alla Roma fino al termine della stagione e fin qui le varie interlocuzioni non si sono rivelate sufficienti per individuare un principio d’intesa. Il motivo è da ricercare nel fatto che Pinto ha proposto un biennale a cifre più basse rispetto a quelle attualmente percepite dall’ex Manchester United (3.5 milioni).
La trattativa, stando così le cose, è finita in stand-by da ormai diverse settimane con Smalling che si è preso del tempo per riflettere e guardarsi intorno. L’Inter, fino a qualche giorno fa, rappresentava una meta possibile quanto concreta tuttavia, dopo l’ultimo summit in casa nerazzurra, la strategia sembra essere cambiata. Stando a quanto riportato nell’edizione odierna de ‘Il Corriere dello Sport’, l’amministratore delegato Beppe Marotta punta ad ingaggiare elementi giovani “sotto ai 30 anni”. Spazio, quindi a Giorgio Scalvini che l’Atalanta valuta non meno di 40 milioni e Tiago Djalò in forza al Lille. La principale concorrente si è defilata, ora Pinto può davvero sorridere. La permanenza di Smalling può diventare realtà.