A rischio la permanenza a Roma di Tammy Abraham, il cui futuro è tutto da scrivere. Il direttore generale Pinto riflette in attesa.
Adesso l’obiettivo consisterà nel cercare di vincere quante più partite possibile, al fine di centrare gli obiettivi prefissati. Poi, al termine della stagione, la Roma provvederà a valutare la posizione di molti dei calciatori ancora in rosa: la lista, ad esempio, comprende il nome di Tammy Abraham il cui futuro è tutto da scrivere.
L’inglese, nella prima parte di stagione, non è riuscito a brillare restando fuori dai convocati per il Mondiale svoltosi in Qatar. Da gennaio in poi, invece, ha ricominciato a carburare fornendo contributi concreti alla causa giallorossa. Per lui, fin qui, 7 reti e 5 assist in 33 presenze complessive. Numeri che hanno ricominciato ad attirare l’interesse del Chelsea che, come noto, a partire da giugno avrà la facoltà di riprenderlo mettendo sul piatto gli 80 milioni pattuiti nell’agosto 2021.
I “Blues”, nella sessione invernale di gennaio, hanno regalato al tecnico Graham Potter numerosi rinforzi senza tuttavia riuscire ad acquistare una vera prima punta. Il mirino è quindi finito sul capocannoniere della Serie A Victor Osimhen (19 reti in 24 gornate). Il Napoli, attraverso il presidente Aurelio De Laurentiis, ha fatto sapere di volerlo trattenere ancora alla corte di Luciano Spalletti ma intanto ha provveduto ad esporre il prezzo in vetrina. Per strapparlo agli azzurri, in particolare, servirà un assegno da tre cifre.
Roma, il Chelsea rivuole Abraham
Da qui la decisione dei londinesi di rituffarsi su Abraham ed attivare la clausola di recompra (esercitabile soltanto nel mese di luglio). A confermarlo è stato oggi ‘Il Messaggero’, secondo cui “la Roma avrebbe già ammortizzato quasi la metà del suo cartellino (16 milioni)”.
La cessione dell’attaccante classe 1997, quindi, consentirebbe al direttore generale Tiago Pinto di mettere a segno una plusvalenza di circa 60 milioni. Inoltre, spiega il quotidiano, non è da escludere che i due club si mettano d’accordo su una cifra inferiore (tra i 45 e i 50 milioni) capace comunque di garantire ai capitolini una certa libertà di manovra in sede di mercato. I contatti tra le parti non sono ancora scattati, ma è questione di tempo. La rivoluzione, a Trigoria, è alle porte e molto dipenderà dall’eventuale permanenza di Mourinho sulla panchina romanista. Il mister originario dì Setubal, come noto, chiederà rinforzi di qualità per allungare la propria permanenza nella città Eterna. Pinto, dal canto suo, ragiona. I paletti economici imposti dalla Uefa nell’ambito del settlement agreement complicano, e non di poco, le strategie del club tuttavia il divorzio da Abraham aprirebbe scenari fin qui preclusi. Saranno mesi di profonde riflessioni, sia a Londra che a Roma.