L’allenatore della Roma è stato squalificato per due giornate dal Giudice Sportivo in seguito al litigio con il quarto uomo di ieri sera
Ieri sera la Roma è uscita sconfitta dalla partita con la Cremonese, che è riuscita a vincere 2-1 nella fine del secondo tempo. A segnare la rete del successo è stato Daniel Ciofani, che dal dischetto di rigore è riuscito a superare Rui Patricio, che aveva anche intuito. Un risultato storico per i grigio rossi, che non vincevano in Serie A da ben ventisette anni. Questi, infatti, sono stati i primi tre punti della stagione.
La prestazione di Dybala e compagni ha fatto di sicuro discutere molte persone, con l’argentino che non ha brillato come ha sempre fatto con questi colori. La Joya, infatti, non è riuscito a imprimere la sua impronta alla gara che è stata decisa da un guizzo di Tsadjout e dal penalty realizzato dall’ex attaccante della Cisco Roma. Ciò che ha catturato l’attenzione, però, è stata l’espulsione di José Mourinho.
L’allenatore giallorosso, infatti, è stato allontanato dal rettangolo di gioco in seguito a un litigio con il quarto uomo Marco Serra, colpevole di aver mancato di rispetto al tecnico portoghese. Serra si sarebbe rivolto in malo modo allo Special One, che avrebbe perso le staffe e per questo motivo è stato espulso per due giornate.
Dell’accaduto ha parlato l’ex arbitro ed esperto Luca Marelli, che ha commentato ciò che è successo tra José e il quarto uomo in diretta su TvPlay, canale Twitch di calciomercato.it. “La squalifica seguirà il normale iter. – ha detto l’ex direttore di gara – Una giornata rimarrà sicuramente. Anche in caso dovessero emergere responsabilità di Serra non c’è tempo sino a domenica. Le persone bene che vada verranno ascoltate venerdì. Poi bisogna vedere cosa succederà”.
L’opinionista di Dazn, poi, ha anche commentato l’atteggiamento di Serra, che non gli è piaciuto per due motivi: “In una società civile una persona non parla di spalle ad un’altra. O ci si gira e si parla in faccia o si fa finta di niente e di non ascoltarla. Non si gira la testa cercando un contatto il più breve possibile. Il secondo elemento sono le mani in tasca. Non si è in un pub a discutere con gli amici. Non si tengono le mani in tasca. Si è li per un compito. Se si ha un compito ufficiale le mani stanno fuori”.
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