Il racconto della presa di posizione con Spalletti e quella telefonata durata 38 minuti. Da Totti ad Icardi, il tecnico del Napoli ha svelato tutto.
Nel Napoli dei sogni che si è preso le luci della ribalta a suon di prestazioni importanti la mano di Luciano Spalletti è evidentissima. Il tecnico di Certaldo è riuscito a plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza, fornendo gioco e identità ben precise.
Osimhen e compagni viaggiano a vele spiegate in campionato e in Champions League. Grazie all’ultimo successo ottenuto sul campo dell’Empoli sono 18 i punti di vantaggio sulla seconda in classifica. Lo 0-2 ottenuto sul campo dell’Eintracht, poi, è un margine piuttosto rassicurante che invita a guardare con fiducia alla gara di ritorno degli ottavi di Champions League. Proprio a margine della sfida con i tedeschi, però, Spalletti non ha digerito le allusioni che erano state fatte in merito alla vecchia gestione dei casi Icardi e Totti. Motivo per il quale Sandro Sabatini, il giornalista di Mediaset che si è sentito tirare in ballo dalla reazione di Spalletti, nel corso della trasmissione “Pressing” ha raccontato i dettagli della telefonata fatta a Spalletti nei quali i due hanno espresso le rispettive posizioni.
Sabatini ha spiegato quanto successo: “Evidentemente dopo tutto ciò che sta facendo con il Napoli sente ancora tirar fuori i nomi di Totti ed Icardi e non gradisce. Spalletti ti ha chiamato? No, perché quando esce questo fuori-onda su tutti i siti io chiamo Fabio Galante, il suo figlioccio e gli dico – “Guarda, io non ho il numero di Spalletti, per favore gli mandi un vocale? Mi piacerebbe parlarci”. Fabio Galante, da mio concittadino fa da tramite. Chiamo Spalletti e gli dico: “Guarda, io stavo facendo un complimento” e lui dice: “Sì vabbè ma tu sei comunque responsabile di quello che viene comunemente detto su Totti ed Icardi“.
Sabatini ha poi continuato: “Facciamo una lunga chiacchierata nella quale emerge il suo racconto ancora sentito su Totti. Emerge anche la voglia assolutamente legittima di essere gratificato anche dai commenti per quello che sta facendo il Napoli, squadra comunque rivoluzionata dal mercato. Gli ho detto di essere stato tra i pochi a dire – quando Marotta mandò via Spalletti per prendere Conte – che con la squadra di Conte avrebbe vinto anche Spalletti. Questo però non l’aveva sentito anche perché l’ho detto una sola volta.”
La chiosa finale: “Parlava soprattutto lui, parlava parlava: quando parlava, io restavo zitto. La telefonata è durata 38 minuti e lui mi ha detto: “La prossima volta ti rispondo in diretta“. Allora io mi sono preparato un argomento per la prossima volta in cui l’incontro: “Parla di un argomento a piacere.”
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