Calciomercato Roma, doppio ostacolo per Tiago Pinto e abisso sempre più profondo. In questi minuti è arrivata l’ennesima conferma.
Il recente passato giallorosso è stato fin qui contraddistinto da una serie di eventi di importanza tutt’altro che trascurabile, sia in positivo che in negativo. La presenza di Mourinho non ha certamente risolto tutti i problemi o evitato il naturale presentarsi di problematiche abbattentisi su qualsiasi realtà calcistica, senza però che queste ultime lenissero o rallentassero un percorso di crescita il cui filo rosso continua ad essere rappresentato dal nome di José.
La vittoria di Tirana è certamente uno dei momenti più importanti, così come le diverse soddisfazioni arrivate in quest’anno e mezzo contro nobili avversari, affrontati finalmente con dignità e consapevolezza nonché con la capacità di ottenere i tre punti anche in quei famosi scontri diretti divenuti un vero e proprio incubo sotto le gestioni precedenti.
Andando ancora più indietro, senza però risalire all’annuncio del quattro maggio 2021, una certa importanza è rappresentata anche dalla matrice della Roma di Mourinho, nata ufficialmente nel luglio di due anni fa, con l’approdo Special in quel di Trigoria a inizio luglio. Quella fase, come ricorderete, fu contraddistinta da una serie di operazioni molto importanti da parte di Tiago Pinto e colleghi, chiamati con il benestare di Mou, ad epurare una rosa che fino quel momento risultava satura di esuberi e, dunque, di elementi da cancellare dal libro paga dei Friedkin.
I nomi dei diversi giocatori allontanati sono certamente molteplici e, diversi di essi, sono accomunati o da un’involuzione palesata negli anni per motivi di età e altra natura o, ancora, dall’essere approdati in una fase societaria delicata e contraddistinta da una serie di ingaggi certamente non ben ponderati, rivelatisi poi un danno per il club da un punto di vista economico, oltre che alla scarsa resa sportiva.
Un capitolo a parte è certamente rappresentato da Gonzalo Villar, in una prima parentesi entrato nel cuore dei tifosi della Roma per le belle prestazioni sotto la gestione Fonseca, non bastate però per far meritare lui la fiducia di Mourinho. Dopo una relegazione in quella sorta di ‘lista B‘ nata a Trigoria, Gonzalo ha cercato di rilanciarsi lontano dalla Capitale.
La soluzione ligure, sponda Sampdoria, non ha permesso di raccogliere i frutti sperati, così come il ritorno a casa Getafe non ha garantito lui di ritrovare le vecchie prestazioni e, soprattutto, sé stesso. Su tale fronte, non sfugga un dettaglio molto importante. Villar è infatti ancora sotto contratto con la Roma e potrà divenire ufficialmente un calciatore del Getafe solo al fronte di due condizioni sottintese all’obbligo di riscatto fissato a 3.5 milioni di euro.
La prima riguarda la salvezza del club, attualmente nella delicata posizione di penultima in classifica, con soli 22 punti. La seconda riguarda il suo impiego: per essere riscattato, dovrà raggiungere almeno il 50% delle presenze. Fin qui non è però riuscito a ritagliarsi il giusto spazio, disputando spezzoni di gara che attualmente gli hanno fatto raggiungere una quota leggermente superiore al 30%. Un dato certamente non migliorato dalla partita di stasera contro il Villarreal, persa per 2 a 1 e caratterizzata dall’entrata di Gonzalo solamente al minuto 75′.
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