L’allenatore della Roma ha incontrato la stampa per parlare della partita contro gli austriaci, in programma domani alle 21.00 all’Olimpico
La Roma domani alle 21.00 scende in campo allo Stadio Olimpico per affrontare il RedBull Salisburgo. In programma c’è la partita di ritorno dei Playoff di Europa League e i giallorossi sono chiamati a una vittoria per riuscire a passare il turno. In Austria, infatti, i biancorossi sono riusciti a vincere 1-0 grazie alla rete di Capaldo nel finale che si è inserito molto bene tra le maglie larghe della difesa romanista.
Nello schieramento di José Mourinho potrebbero esserci dei cambiamenti, soprattutto in attacco. Quello più importante riguarda Tammy Abraham, che sta lavorando sodo per tornare a pieno ritmo nella serata di Europa League. Nella gara con il Verona, l’attaccante inglese ha rimediato un taglio alla palpebra inferiore dell’occhio sinistro a causa di un intervento scomposto di Mancini. Inizialmente, la sua presenza era in dubbio, ma oggi l’ex Chelsea si è allenato con una maschera in carbonio che copriva anche la zona interessata dall’infortunio.
Grande spirito di sacrificio per il classe 1997, che non ha intenzione di abbandonare la Roma in un momento così delicato. Da questa partita dipende buona parte della stagione giallorossa. Fare bene, infatti, significa andare avanti in Europa League, che è di sicuro un obiettivo della società, anche se non quello principale.
Per rimediare alla sconfitta dell’andata, Mourinho si sta preparando nel migliore dei modi con i giocatori a disposizione. Anche Dybala deve recuperare al problema al flessore e la sua presenza non è del tutto sicura, mentre quella di Pellegrini non è un problema.
Ecco le parole di Mourinho in conferenza stampa:
“Nell’ultima partita non era possibile perché Paulo e Lorenzo non potevano giocare. Penso che domani possano giocare tutti e tre”.
Ti aspetti un Salisburgo differente?
“È 1-0 per loro, non lo so. È difficile da dire. Il risultato è un vantaggio, ma minimo. Non mi sembra, per filosofie, che sia una squadra che viene e pensa solo a pareggiare 0-0 e passare. Mi sembra più una squadra che vuole cercare di giocare e attaccare. Magari una partita simile a quella di andata, ma con un destino diverso. Nella prima partita siamo stati noi ad aver avuto più possibilità di vincere e abbiamo perso”.
Il CEO Berardi ha detto che rimarrà. È un’intuizione o ha parlato con lui?
“Non ho scambiato nessuna parola con il CEO con questo tema. È una sua intuizione”.
Quanto sarà importante per il suo futuro tornare in Champions?
“Nel giorno prima della partita, l’ultima cosa a cui voglio pensare è il futuro mio e della squadra. Dobbiamo pensare solo a domani. Non +è neanche di campionato, è una partita da dentro o fuori. Non voglio pensare al futuro, che in questo caso è domani. Non voglio parlare della situazione”.
Ha visto gli occhi da knockout stage nei ragazzi? Wijnaldum può giocare dal primo minuto?
“Georginio sta migliorando. Lo vediamo noi ogni giorno e lo avete visto anche voi. In quei dieci minuti contro il Verona ha dimostrato che l’intensità sta arrivando. Sì, è un’opzione per noi. Non per cinque minuti per trovare il ritmo. Sta migliorando. Non ho visto negli occhi lo sguardo da Knockout stage perché non era il giorno, era più un recupero per chi ha giocato col Verona, a bassa intensità. Sono sicuro che i ragazzi domani vogliono passare. Non ho dubbi che avremo l’atteggiamento giusto, anche perché questa squadra mi sorprende solo quando non ha l’atteggiamento giusto. Di solito con tutte le limitazioni da sempre il massimo. Per questo non ho dubbi che chi sarà in campo, al di là di tutto, gli occhi saranno di ragazzi ce vogliono fare bene e vincere”.
Vuole tornare sull’ambiente? Che stadio si aspetta?
“Ho finito la conferenza in cui mi scusavo delle mie parole e l’ho anticipato perché non è il mio lavoro. Sono io che devo essere criticato da loro e mi sono già scusato delle mie parole. Domani mi aspetto la mia squadra con l’atteggiamento giusto ed è qui che posso cercare di avere un’influenza positiva. Siamo abituati a una curva calda, che ci ha dato tanto lo scorso anno in questo tipo di partite decisive come Leicetser, Bodo e Vitesse. Hanno giocato con noi e credo che se potessero farlo ancora aiuterebbero l’inerzia, la dinamica e l’intensità della squadra. Però, sarà lo stadio che loro vogliono e quello che noi siamo capaci di creare. La squadra aiuta con il suo atteggiamento a creare un’atmosfera più positiva o più critica. Quello che possiamo controllare siamo noi stessi e noi come gruppo abbiamo sempre definito questa filosofia per cui la partita più importante è la prossima. Così come la competizione che si gioca. Non me lo avete chiesto, ma la mia risposta sarebbe la stessa. Andiamo con tutto quello che abbiamo e spero che lo stadio lo capisca”.
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