Roma-Empoli, plurimi i punti toccati da José Mourinho dopo il fischi finale di questa seconda giornata del girone di ritorno di Serie A.
Come sovente evidenziati, il 2023 dei giallorossi si era aperto con un’evidente inversione di tendenza rispetto al passato e, in particolar modo, rispetto agli ultimissimi giorni del 2022 calcistico, contraddistinti dallo scacco nel derby, il caso Karsdorp e i due pareggi di fila con Sassuolo e Torino.
Seppur in modo sofferto, il 4 gennaio Pellegrini e colleghi erano riusciti a trovare la prima vittoria dell’anno, catalizzando un felice percorso durato fino a settimana scorsa. Il primo scacco è giunto infatti sei giorni fa, contro il Napoli favoritissimo per lo scudetto, al termine di una prestazione però orgogliosa e di gran carattere, ‘celebrata’ dallo stesso Mourinho con lo scatto social negli spogliatoi dello Stadio Maradona.
Alla tignosa gara di Napoli ha per fatto seguito la non felicissima prestazione in settimana contro la Cremonese, costata alla Roma la semifinale di Coppa Italia e l’eliminazione da una manifestazione che sembrava aver apparecchiato una sorta di autostrada verso la finale per i giallorossi.
Delusione e disillusione per l’ambiente Roma tutto sono state certamente importanti e meritavano una felice risposta nella gara odierna contro l’Empoli, tutt’altro che semplice, alla luce del buon momento degli uomini di Zanetti. Sin dal primo minuto però la squadra ha palesato il grande anelito al volersi mettere alle spalle la sconfitta con i grigiorossi, segnando due reti in circa sei minuti.
Queste le parole di Mourinho sulla gara vinta per 2-0 con Ibanez Abraham.
“C’è un piccolo periodo in cui mi ha generato dei dubbi. Non relativi alla qualità ma al momento complicato che ha vissuto. Adesso gioca in modo che si senta il suo contributo, anche quando non segna. Ha fatto bene nel secondo tempo, svolgendo un grande lavoro tattico e provando a creare profondità, oltre che a dialogare bene con Pellegrini e Dybala.
“Abbiamo giocato con la squadra titolare oggi ma rispetto alla partita con la Cremonese abbiamo dimostrato di avere un piano di gioco. Dopo l’intensità si è abbassata, non perché lo volessi io ma perché è nella nostra natura. Dybala ha qualche difficoltà. Pellegrini ha fatto uno sforzo tremendo dopo i 90 minuti di mercoledì. Sono contento perché giochiamo con le nostre defezioni. Facciamo ciò che possiamo fare e oggi abbiamo vinto con una squadra tosta. Ho detto a Zanetti che ha un’ottima squadra”.
“Penso che c’è gente nello stadio che non capisce e gente che capisce. Nella stampa avrebbero dovuto capire ma finge di non farlo: la nostra realtà è questa qui. Se quesa squadra di oggi avesse giocato con la Cremonese vinciamo ma oggi rischiamo di non vincere se mettiamo i titolari mercoledì. Prima della partita ho detto ai giocatore di portare uno zaino pieno di frustrazione e sconfitta ma non dobbiamo attendere aiuti dall’esterno. Siamo solo noi, il nostro feeling era quello di questa compattezza. Ho assistito per la prima volta all’allenamento. Diamo sempre il massimo.
“Belotti è arrivato tardi e ha avuto due infortuni e quando sembrava essere sulla strada della guarigione si è fermato di nuovo. Adesso sta in una buona condizione. Ha fatto bene con la Cremonese, al di là del gol, quasi paragonabile a quello di Abraham oggi. Cresce la sua fiducia e la mia nei suoi riguardi. Nel calcio possono giocare solo 11 persone: altre squadre possono avere in panchina giocatori incredibili ma non glielo chiedono mai. Oggi con belotti in panchina mi fai questa domanda. Rischioso metterlo con abraham perché poi non hai sostituti in panchina. Anche 30 secondi sono meglio di zero e faccio delle scelte per vincere
“Zaniolo non deve fare nulla, è un problema della società e deve risolvere con loro. Non posso fare niente per convincere Smalling. Penso a ogni giorno e ad ogni partita: a dicembre potevo andare via ma sono rimasto qui. Questa è la mia vita. Qualche volta sembra che siamo in difficoltà e rischiamo la serie b, invece siamo nel gruppo delle fortissime”.
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