Spunta solo ora un retroscena di calciomercato che riguarda da vicino la Roma: “Nessuno lo ha obbligato”
Doveva essere una sessione di calciomercato tranquilla, se non piatta, quella di Tiago Pinto, ma così non è stato. La decisione di Nicolò Zaniolo di chiedere la cessione è arrivata come un fulmine a ciel sereno, e ha dato una scossa non indifferente all’ambiente giallorosso.
Sui social i tifosi si sono accaniti contro il numero 22, colpevole secondo loro di aver tradito quella maglia che tanto significa per loro, e che avrebbe dovuto significare di più anche per il ragazzo visto quanto successo nei suoi anni in giallorosso.
Zaniolo arrivò come uno sconosciuto nella capitale, come contropartita nell’affare che portò Nainggolan ai neroazzurri e in poco tempo era riuscito a entrare nel cuore dei tifosi, non solo attraverso le prestazioni sul campo, ma anche grazie ai tremendi infortuni che lo hanno accompagnato durante la sua carriera.
Purtroppo l’epilogo è stato dei peggiori e adesso l’attaccante, sebbene non sia stato escluso dalla lista Uefa, dovrà vivere la fine della sua avventura nella capitale da separato in casa. Un altro nome caldo in uscita era quello di Eldor Shomurodov che Pinto è riuscito a piazzare, seppur in prestito, allo Spezia. Proprio sull’uzbeko viene fuori solo ora un incredibile retroscena di mercato.
Calciomercato Roma, retroscena sull’attaccante: “Nessuno lo ha obbligato”
In un primo momento sembrava destinato anche a saltare il trasferimento di Eldor Shomurodov dalla capitale. Le richieste iniziali del gm della Roma Tiago Pinto avevano “spaventato” le società interessate, alle quali chiedeva di impegnarsi attraverso un obbligo di riscatto, ma alla fine ha dovuto rivedere i suoi piani.
Nessuno infatti è riuscito a soddisfare tali richieste e chi ne ha beneficiato a sorpresa è stato lo Spezia, come ha confessato Eduardo Macìa, chief football operations della società ligure attraverso un’intervista:
“Non sono favorevole ai prestiti, ad eccezione di situazioni particolari. “Shomurodov è un esempio, quando abbiamo telefonato la prima volta sembrava uno scherzo, anche perché c’erano tante società. Ne abbiamo parlato un po’ e ha deciso lui di venire, nessuno lo ha spinto o obbligato. Il primo incontro è stato devastante, ma questo deve essere il nostro percorso sempre. Ci siamo detti: “Al massimo ci dicono di no”. Ci hanno detto no, ma poi abbiamo continuato”.
Questo il suo commento su quello che si può comunque definire un grande colpo in chiave salvezza per lo Spezia che oggi occupa il sedicesimo posto nella nostra Serie A, anche se il vantaggio di 5 punti sul Verona terzultimo lascia ben sperare gli uomini di Luca Gotti.