Calciomercato Roma, rottura Zaniolo e quella riunione rimasta segreta. Ecco come sono andate le cose.
Un po’come nella vita, anche quando si parla di calcio e di sport è sempre bene cercare di non perdere la cognizione di causa, in nome della raccolta delle giuste e preziose informazioni. Non è semplice, anche e soprattutto alla luce di retroscena non sempre percepibili nei tempi giusti ma al contempo in grado di disambiguare con grande chiarezza situazioni e scenari.
Anche nella stessa piazza capitolina abbiamo sovente assistito al diffondersi di voci e indiscrezioni che solo in un secondo momento hanno assunto un particolare significato, con il famoso senno del poi. Il tutto è da ascriversi nel fatto che molte cose non sono sempre portate ad emergere, soprattutto quando siano coinvolti interessi importanti con conseguenze economiche e di immagine di non poco conto. A quest’ultima casistica risponde certamente in modo felice la situazione legata al futuro di Nicolò Zaniolo, per certi versi inattesa e sorprendente per la celerità della sua evoluzione ma circa la quale “Il Corriere dello Sport” ha presentato un’interessante e chiarificatrice ricostruzione.
La punta dell’iceberg, ad oggi, è rappresentata dalla presenza di un calciatore in quel di Trigoria che, come annunciato da Mourinho, ha chiesto circa un mese fa la cessione. Nulla di nuovo fin qui, così come già stantia risulta la consapevolezza che Zaniolo abbia deciso di rifiutare il Bournemouth.
La speranza del giocatore era (e resta) l’approdo al Milan, tutt’altro che vicino però all’assecondare le pretese di Tiago Pinto. Quello che emerge dalla suddetta ricostruzione è che sulle sue tracce si segnalavano anche West Ham e Tottenham. Anche in questo caso nessuna novità, rappresentata invece dalla matrice di uno scenario che sta generando preoccupazione e ira nella piazza giallorossa. Il momento della rottura sembrava essere stato l’accaduto di Roma-Genoa, quando il 22 aveva ricevuto qualche fischio all’uscita dal campo.
Nulla di strano, anche se si pensa ai nomi ben più altisonanti di coloro che (anche per amore) siano stati fischiati da un pubblico che ti dà tanto ma in determinati casi non perdona (lo striscione affisso stanotte in zona Colosseo ne è un chiaro esempio). Anche nel caso dell’accaduto nella partita di Coppa Italia, però, siamo in superfice. La genesi della rottura sempre secondo la ricostruzione del “Corriere dello Sport”, favorita anche dal nervosismo e il comportamento del calciatore, è avvenuta quando in un recente incontro Tiago Pinto avrebbe comunicato a Zaniolo la volontà di venderlo a fine stagione.
Plurimi i motivi dietro a questa scelta, soprattutto se si pensa alla scadenza contrattuale dell’ex Inter e la necessità per il club di registrare un +70 milioni alla voce plusvalenze. Questo potrebbe certamente aiutare a fare più chiarezza su tale vicenda, con la consapevolezza però che la presa di posizione di Pinto sia legittima quanto giustificata. A differenza dell’atteggiamento non proprio deontologico di chi, almeno nel cuore dei tifosi, è già un ex Roma.
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