Cristiano Ronaldo prepara il suo ritorno a Torino ma questa volta non nei panni di calciatore della Juventus, ecco cosa sta succedendo
Il caso Juventus tiene in scacco i bianconeri, ma non solo. Sin dall’apertura dell’operazione Prisma guidata dalla Guardia di Finanza ci si è interrogati sul possibile futuro dei bianconeri, ma nessuno avrebbe mai ipotizzato questo scenario.
La gravità della situazione si è intuita quando ci fu l’annuncio delle dimissioni dell’intero CDA bianconero, compreso il presidente Agnelli. Una scelta che in un primo momento non poteva non apparire come un’ammissione di colpa, ma proprio a causa delle loro dimissioni si ipotizzò che la Juventus come persona giuridica non dovesse rispondere legalmente delle azioni legate al CDA.
Così non è stato e come un fulmine a ciel sereno è arrivata la notizia della penalità in classifica di ben 15 punti, penalizzazione che all’inizio doveva essere di “soli” 9. La classifica è già stata modificata, tuttavia i bianconeri hanno ancora a disposizione la carta del ricorso, che potrebbe solo confermare o togliere del tutto la penalità.
In attesa del ricorso per ridare speranza alla rincorsa Champions l’ormai ex club della famiglia Agnelli si ritrova ancora una volta a fare i conti con la situazione CR7, che non è affatto intenzionato a rinunciare a quello che gli spetta.
La vicenda legata al campione portoghese iniziò nel primo periodo di pandemia, quando le società italiane vennero messe in ginocchio dal Covid a causa dei mancati introiti derivanti dallo stadio e dai diritti tv. Per sopperire alla mancanza di entrate la Vecchia Signora decise di applicare un netto taglio degli stipendi ai suoi calciatori, cosa che venne accettata soprattutto perché quei soldi persi sarebbero stati recuperati in premi nelle stagioni successive, ma così non è stato, o almeno in parte.
Cristiano Ronaldo secondo la ricostruzione fatta dal giornalista di Libero Marco Bardeonoperse ben 20 milioni di salario che ancora oggi non gli sono stati riconosciuti.
Intervenuto ai microfoni di TVPLAY: Bardeono ha spiegato: “Ronaldo e consorte il 19 marzo arriveranno a Torino per il processo. […]L’oggetto ovviamente sarà la Carta Ronaldo, carta segreta rinvenuta firmata solo dalla controparte e non da Ronaldo. I magistrati vogliono sapere se Ronaldo abbia mai avuto questa carta. La carta segreta sostanzialmente diceva che il campione, come altri calciatori della Juventus, avrebbero dovuto rinunciare a parte del compenso durante la pandemia, restituita poi sotto forma di premi nelle annate successive. Quindi Ronaldo si ritrova una differenza di circa 20 milioni di euro rispetto all’incasso previsto, soldi che Ronaldo non vuole perdere. Il viaggio in Italia servirà sicuramente per parlare con i magistrati e per condizionare la Juventus per quanto riguarda il debito da saldare”.
Nel suo intervento il giornalista specifica anche come alla Procura interessi soltanto la firma della società Juventus su questa carta e non quella del portoghese, in modo tale che lui risulti soltanto come testimone e creditore.
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