Nuovo capitolo dell’inchiesta “Prisma”, avviata dalla Procura per fare luce sui bilanci della Juventus. Chieste nuove sanzioni per il club.
Ha preso il via nella mattinata odierna il nuovo capitolo dell’inchiesta “Prisma”, aperta negli scorsi mesi dalla Procura di Torino al fine di fare luce sui bilanci della Juventus riguardante gli anni 2018, 2019 e 2022 nonché sulle operazioni di mercato concluse dal club bianconero.
Oggi, in particolare, alla Corte federale d’Appello si è tornato a parlare della questione legata alle plusvalenze condotte nel triennio in questione dall’allora direttore sportivo Fabio Paratici. La società, a maggio, dalla Corte d’appello della Figc aveva già ottenuto una sentenza di assoluzione sul tema ed era convinta di essersi messa alle spalle la vicenda in maniera definitiva. Così, invece, non è stato.
In questi mesi, infatti, il procuratore capo Giuseppe Chiné è entrato in possesso di “elementi di prova nuovi che dimostrano la sussistenza degli illeciti” tali secondo lui, sulla base dell’articolo 63 del Codice di giustizia sportiva, da consentire una riapertura del processo. Si tratta, in particolare, di intercettazioni e documenti finanziari, compreso un libro contenente una serie di dati appartenenti a Paratici.
Juventus, il procuratore chiede 9 punti di penalizzazione
Chiné in aula, alla luce del quadro emerso, ha quindi chiesto una sanzione di 9 punti di penalizzazione da scontare nel campionato in corso. Ora si attende la risposta della Corte, presieduta dal giudice Torsello, che a breve si riunirà in camera di consiglio in attesa di deliberare.
In primis, andrà valutata l’ammissibilità del ricorso presentato dal procuratore. In seguito, in caso di accoglimento, sarà necessario emettere una nuova sentenza, con relativa assoluzione o eventuale condanna. Presenti per la Juventus, seppur collegati da remoto, il nuovo presidente Gianluca Ferrero e il responsabile dell’area sportiva Federico Cherubini. Ora si attende la risposta, attesa entro la fine della giornata. I bianconeri, nel frattempo, incrociano le dita. Per quanto riguarda gli altri soggetti coinvolti, è stata chiesta l’inibizione per Agnelli (16 mesi), Paratici (20 mesi e 10 giorni), Pavel Nedved (12 mesi) e Cherubini (10 mesi e 20 giorni). Ancora poche ore, poi si saprà. In caso di accoglimento e conferma della sanzione, la classifica verrebbe stravolta.