Roma, i conti non tornano: la via d’uscita dei Friedkin

La Roma, in questi giorni, sta valutando in che modo potenziare la rosa ma gli ultimi dati finanziari preoccupano i Friedkin.

Da una parte, José Mourinho di recente tornato a chiedere alla Roma di investire in maniera pesante sul mercato per potenziare la squadra. Dall’altra, i Friedkin preoccupati soprattutto di mantenere sotto controllo le finanze ed evitare di far lievitare ancora di più i costi di gestione.

Dan Friedkin, proprietario della Roma -Asromalive.it

I giallorossi, da ormai diverso tempo, si trovano in una situazione di stallo. Sì, perché da quando è stato avviato il progetto statunitensi il club ha faticato a crescere dal punto di vista economico. La squadra, anche grazie agli innesti resi possibili dal lavoro del direttore generale Tiago Pinto e dal carisma del tecnico originario di Setubal, è diventata di certo maggiormente competitiva rispetto al passato. A testimoniarlo è la conquista della Conference League ed il rendimento in campionato (quinto posto a -3 dall’Inter quarta).

Dal punto di vista del bilancio, invece, le cose non sono andate proprio come sperato. Diverse le cause alla base di questo rendimento negativo come ad esempio l’ammontare dei ricavi, rimasto stabile intorno ai 191 milioni. Un dato deludente, che non ha permesso ai capitolini di fare il passo in avanti sperato dagli imprenditori americani. Ma non finisce qua, perché sono diversi altri gli aspetti da migliorare nei prossimi mesi.

Roma, i conti non vanno: tutte le spine dei Friedkin

Il fatturato commerciale, come analizzato oggi dal ‘Corriere dello Sport’, risulta “sottodimensionato”: appena 39 milioni derivanti dalle sponsorizzazioni, dalla vendita del merchandising e dalle pubblicità. Le rivali, sotto questo aspetto, sono distanti anni luce. Il Milan, ad esempio, ha raggiunto quota 93.

Roma, i conti non tornano: la via d'uscita dei Friedkin
Tiago Pinto, direttore generale della Roma -Asromalive.it

Il costo della rosa, inoltre, “si attesta al 121% dei ricavi operativi” ed il saldo delle cessioni (molte delle quali avvenute tramite il mancato rinnovo dei contratti) non soddisfa la proprietà. La Roma, poi, è sesta in Serie A per fatturato ma quarto per il costo della rosa. Criticità che andranno risolte in maniera definitiva dai Friedkin i quali, negli ultimi due anni e mezzo, hanno investito oltre 800 milioni. La volontà di far crescere la Roma e renderla in maniera stabile competitiva ai livelli più alti non manca, quindi. Per centrare l’obiettivo, però, servirà un cambio di marcia nella sua gestione e, al tempo stesso, concretizzare il progetto del nuovo stadio.

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