Squalifica Zaniolo dopo la bestemmia e presa di posizione netta: arriva l’annuncio che fa grande chiarezza su quanto accaduto nell’intervallo di Roma-Genoa.
La catalisi del percorso giallorosso in Coppa Italia è stata contraddistinta dalla solita prestazione attenta e concreta da un punto di vista difensivo nonché da una tendenza al ‘risultatismo’ accostata spesso ad Allegri e in realtà da tempo divenuto filo rosso anche del modus operandi degli uomini di Mourinho.
Nulla di male in ciò, per carità, soprattutto se i risultati danno ragione ad una squadra che sembra sì poter fare molto di più ma che al contempo ha in queste prime uscite del 2023 dimostrato di voler archiviare le infelici parentesi delle ultime settimane del 2022 calcistico, inseguendo risultati e vittorie che permettano di affrontare questa seconda parte di campionato con maggiore vigore.
Restando sul presente, è giusto ricordare che la partita di ieri ha regalato non pochi spunti di interesse, a partire dalle parole di José Mourinho circa la visione di Tiago Pinto sulla dimensione dei giallorossi, passando per i diversi argomenti affrontati dal mister in conferenza stampa.
Squalifica Zaniolo dopo la bestemmia: il punto di Sergio Pellissier
A generare non poca attenzione è stata poi una vicenda che sembrava destinata a divenire un vero e proprio caso. Si sarebbe trattato dell’ennesimo scenario in grado di tangere un personaggio come Nicolò Zaniolo, sovente sulla bocca di tutti e sotto l’attenzione di riflettori e polemiche per valori di varia natura.
A pochi, soprattutto grazie ai social, saranno sfuggite le parole del 22 all’intervallo, quando il giocatore ha inveito contro l’arbitro e concluso la polemica con un’espressione blasfema. Il timore di eventuali ripercussioni è stato alto ma, dopo il rientro di questi ultimi, va sottolineato come l’accaduto ha generato terreno fertile per confronti sulla regola e, dunque, più generici. A tal proposito, non sfugga la presa di posizione dello storico attaccante del Chievo Verona, Sergio Pellissier.
Così l’ex attaccante ai microfoni di Tv Play di Calciomercato.it. “Non sono contro le bestemmie, visto che se ne sentono ovunque ogni santo giorno. Se ne sta parlando perché Zaniolo è stato ripreso dalle telecamere e si insiste sul fatto che bisogni dare l’esempio. La squalifica dovrebbe essere sancita in base al modo con il quale si protesa, non per la bestemmia in sé e per sé. Ci vorrebbero punizioni più gravi per altre cose, tipo entrate violente o insulti al direttore, ma anche situazioni che possono istigare alla violenza o al razzismo. Per queste cose è giusto essere puniti ma per la bestemmia… non siamo tutti santi”.
“Esiste questa tendenza nell’intercalare della nostra lingua purtroppo. Sarebbero svantaggiati anche i giocatori di regioni in cui nell’intercalare dei dialetti si parla e si dicono bestemmie così tanto per dire. Sicuramente non è punendo Zaniolo che puoi riuscire ad insegnare qualcosa. Lui è solo uno dei tanti che è stato colto in flagranza di reato, ma ce ne sono anche tantissimi altri che non vengono beccati”.