Zaniolo, reduce da una prima parte della stagione, sarà chiamato a riscattarsi nel 2023. Per lui dovrà essere l’anno della consacrazione.
Sono diversi i calciatori della Roma che, nella prima parte della stagione, hanno deluso le aspettative del club e dei tifosi. In questa particolare lista rientra ad esempio Tammy Abraham, rimasto ben distante dai picchi qualitativi toccati lo scorso anno. Un rendimento claudicante che, di fatto, gli è costata la convocazione ai Mondiali. Negativo anche l’apporto fornito da Nicolò Zaniolo, il cui futuro resta tutto da scrivere.
L’esterno, più volte provato anche nella posizione di seconda punta, si è acceso ad intermittenza andando incontro a diverse prestazioni incolori. Per lui, in totale, appena 2 reti e 3 assist in 14 apparizioni. Un bottino magro, ulteriormente aggravato da 4 cartellini gialli, un’espulsione e diversi problemi fisici che gli hanno impedito di raggiungere la forma migliore. Troppo poco, per un elemento del suo calibro. A partire da gennaio il calciatore sarà chiamato quindi a riscattarsi, anche per convincere il club a rinnovargli il contratto alle cifre richieste.
Zaniolo, come noto, è legato ai colori giallorossi fino al 2024 e per prolungare la propria esperienza nella capitale ha fatto sapere di volere un ingaggio da top player da almeno 4 milioni. Una cifra superiore rispetto ai 2.2 percepiti fino a questo momento, che gli consentirebbe di diventare il quarto giocatore più pagato della rosa dopo Georginio Wijnaldum (5 netti), Abraham e Paulo Dybala (4.5). La società, dal canto suo, non vorrebbe andare oltre i 3 milioni anche alla luce delle difficoltà a cui è andato incontro. Se ne riparlerà più avanti. Intanto nella giornata odierna di Zaniolo ha voluto parlare Roberto Mancini.
Roma, il Ct dell’Italia Mancini parla di Zaniolo
Il Ct dell’Italia, nel corso di un’intervista concessa ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’, ha espresso il desiderio di poter contare finalmente su di lui. “Cosa chiedo a questo 2023? Che non porti niente, ma non tolga più niente a nessuno, a proposito di tristezza. Semmai restituisca a Chiesa e Zaniolo, perché sia il loro anno: dopo l’Europeo praticamente non li ho avuti, con loro e il gruppo al completo possiamo ricominciare davvero a fare bene”.
L’allenatore, in seguito, si è concentrato proprio su Zaniolo spiegando di considerarlo un giocatore dal talento simile a quello di Jude Bellingham. “Ha qualità per fare la mezzala, l’esterno d’attacco, la mezzapunta e nelle ultime partite ho visto progressi anche nella capacità di giocare con la squadra”. Ora la palla sta all’ex Inter. Il 2023, per lui, dovrà essere l’anno della svolta e della decisiva consacrazione ad alti livelli.