Paulo Dybala torna a Roma da campione del mondo e viene accolto da grande entusiasmo. Arriva l’incoronazione: “Erede di Messi”
Il ritorno di Paulo Dybala a Roma è stato sicuramente frenetico, ma soprattutto bello. La ‘Joya’, atterrata alle 5:45 a Fiumicino dopo 13 ore di volo, è stata accolta da una decina di tifosi in cerca di un autografo sulla maglia della Roma o dell’Argentina. Poi una scappata a casa e subito a Trigoria, senza riposarsi, per riabbracciare i compagni della Roma che lo hanno accolto come si fa con un campione del mondo.
Che abbia giocato poco con l’Argentina non conta, l’importate è la freddezza dimostrata sul rigore in finale che lo ha fatto salire in cima al mondo. Oggi per Dybala arriva anche l’incoronazione inaspettata. L’ex romanista lo elegge come erede di Leo Messi nell’Argentina.
Graziani esalta Dybala: “Può essere l’erede di Messi nell’Argentina”
La sera del 18 dicembre sarà indelebile nei ricordi di Paulo Dybala, quella è la sera in cui è diventato campione del mondo con la sua Argentina. Un popolo in festa per giorni che lui e i suoi compagni si sono goduti a pieno. Miglior giocatore del Mondiale è stato ovviamente Lionel Messi, il cui paragone con Maradona adesso fa meno discutere. Ma a Roma la festa è tutta per la ‘Joya’.
Avere un campione del mondo in squadra è sempre un privilegio. José Mourinho lo sa bene e ha saputo sempre coccolarlo fino ad ora. L’ennesimo elogio per Dybala però arriva da un ex Roma, Francesco Graziani, che in un’intervista al ‘Corriere dello Sport’ ha affermato: “Al Mondiale ha giocato poco, ma ha dimostrato tutto il suo valore. La vittoria deve dargli la forza di raccogliere l’eredità di Messi in nazionale. Quando il 10 darà l’addio alla ‘Seleccion’, quel ruolo potrà essere suo. Per riuscirci deve tornare ad essere decisivo con la Roma e trascinarla in Champions League”. Un paragone di certo scomodo e forse anche un po’ esagerato quello con il numero 10 argentino, ma quello che è certo è che le qualità di Dybala sono sempre più indiscutibili.