Scoppia il caso nella finale terzo e quarto posto del Mondiale in Qatar: insulti e gesto delle manette alla Mourinho: succede di tutto
Oggi è il grande giorno, quello della finale del Mondiale in Qatar. A sfidarsi saranno Francia e Argentina, entrambe con grandi motivazioni diverse tra loro. La ‘Seleccion’ vuole conquistare il Mondiale e incoronare Messi come definitivo erede di Maradona, mentre ‘Les Blues’ vogliono conquistare il secondo titolo mondiale consecutivo, cosa riuscita a pochi, tra cui l’Italia.
Ieri però si è giocata come di consueto la finale per il terzo e quarto posto. A conquistare l’ultimo gradino del podio è stata la Croazia, battendo il Marocco per 2-1. Nella partita però ci sono stati diversi episodi che hanno portato a discussioni in campo e fuori. A fine partita arrivano insulti e addirittura il gesto delle manette alla Mourinho.
Croazia-Marocco, Hakimi perde la testa: insulti e gesto delle manette come Mourinho
La favola del Marocco nel Mondiale in Qatar ha purtroppo avuto un brutto epilogo. Resta sicuramente la grande impresa di aver raggiunto le semifinali, ma le sconfitte contro Francia e Croazia lasciano l’amaro in bocca per quanto dimostrato sul campo. Infatti in entrambe le partite i marocchini hanno giocato bene, senza però riuscire a trovare la zampata vincente.
Nella partita di ieri contro la Croazia, valida per il terzo e quarto posto, l’arbitraggio ha fatto molto discutere, tanto da far perdere la testa ad Achraf Hakimi. Infatti il terzino del Marocco dopo aver protestato più volte con l’arbitro è uscito dal campo facendo il gesto delle manette, proprio come fece José Mourinho in un Inter-Sampdoria del 2010. Secondo quanto riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, Hakimi non avrebbe trattenuto la rabbia nel tunnel e avrebbe insultato il presidente Fifa Gianni Infantino che era presente nel sottopassaggio. Poi il terzino del Psg si sarebbe scusato per il comportamento. Un nervosismo che si potrebbe spiegare con la voglia di continuare a dimostrare la forza del Marocco e l’attaccamento alla propria Nazionale.