Calciomercato Serie A e rimpianto Mondiale. Cala il sipario sulla competizione in Qatar con il trionfo dell’Argentina. C’è il verdetto sul campionato italiano
Il Mondiale in Qatar ha incoronato l’Argentina, trascinata da Leo Messi, nella finalissima contro la Francia. La selezione Albiceleste ha avuto la meglio grazie alla lotteria dei calci di rigore, dopo una gara al cardiopalma terminata sul 3-3 nei 120 minuti di gioco. Gloria anche per Paulo Dybala, glaciale dagli undici metri dopo il primo errore della squadra transalpina. Ecco il verdetto sui rimpianti in ottica calciomercato della Serie A.
L’Argentina torna sul tetto del mondo a 36 anni di distanza dall’ultima volta. La nazionale di Scaloni, guidata in campo dall’inossidabile Leo Messi, ha avuto la meglio sulla Francia dopo una finale che resterà nella storia. Dopo i tempi supplementari il punteggio è stato di 3-3, con una doppia rimonta transalpina nel segno di Kylian Mbappè, autore di una tripletta. Mentre cala il sipario sulla kermesse internazionale vengono analizzati anche i rimpianti della Serie A in ottica calciomercato. A parlare del tema è stato il procuratore Lodovico Spinosi, intervenuto in diretta sulla TV PLAY a calciomercato.it.
Calciomercato e rimpianti dal Mondiale: cosa manca alla Serie A
L’agente ha analizzato i rimpianti in ottica calciomercato del campionato italiano, con il Mondiale in Qatar preso come chiave di analisi. Ecco cosa manca alla Serie A per diventare calamita di giovani talenti: “Non avendo più la disponibilità di una volta. Se non abbiamo un minimo di coraggio, lavorando su scouting e assumendo dei rischi…In Italia ci sono società importanti, con bravi scout, ma il problema è quando bisogna definire le operazioni. Manca coraggio.”
Ancora sull’immobilismo del calciomercato italiano: “Noi siamo in una condizione per cui non possiamo fare trattative. Il mercato è quasi fermo, non si spende nulla.” Il procuratore poi porta due esempi di mancata pazienza in Italia: “Paqueta, ad esempio, non ha fatto bene. Ma non c’è stata pazienza. Secondo me nel Milan oggi ci poteva stare. Senza pensare a Pedro della Fiorentina“