Serie A, stangata del governo che ha bloccato il decreto Salva Calcio. Le tasse vanno pagate subito. 38 milioni di euro subito dalla Roma
Lo stop è definitivo e mette nei guai molti club di Serie A. E tra questi c’è anche la Roma. Il Governo infatti ha bocciato quell’ormai famoso decreto Salva Calcio costringendo le società a pagare immediatamente le tasse dovute.
La notizia riportata da calcio e finanza è stata confermata dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani che ha spiegato che nella serata di ieri è stato depositato il pacchetto di emendamenti riformulati al Sl aiuti quater ma senza quello del Salva Calcio.
L’emendamento in questione, quello del calcio, prevedeva la rateizzazione delle tasse non pagate da parte delle società sportive ed era stato riformulato accogliendo in parte le indicazioni del Governo. Ma dopo le polemiche degli ultimi giorni è finita in cassaforte.
Niente rateizzazione, insomma, con i club della massima serie che dovranno pagare immediatamente. Anche il ministro Abodi, per delle questioni di opportunità ovviamente – tralasciando il discorso della copertura finanziaria – ha spinto verso questa cosa, visto che secondo lui l’opinione pubblica non avrebbe capito questi ulteriori aiuti al mondo del calcio quando gli stessi club spendono milioni di euro per acquistare i calciatori.
In tutto questo la Roma dovrà pagare 38 milioni di euro di tasse. L’Inter è quella messa peggio, con 50 milioni da versare. La Lazio di Lotito ha 40 milioni mentre la Juve 30. Insomma, tutti quasi sulla stessa barca.
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