Argentina, il verdetto di Hugo Morales: “Maradona è Dio, Messi…”

Euforia in casa Argentina dopo la conquista della finale del Mondiale in Qatar. Arriva il verdetto di Hugo Morales su Maradona e Leo Messi

La Voce della storia è intervenuta in diretta su TV PLAY a calciomercato.it dopo la conquista della finale del Mondiale in casa Argentina. La Seleccion si è imposta per 3-0 sulla Croazia, c’è stato anche l’esordio del giallorosso Paulo Dybala nella kermesse mondiale. All’indomani della finale conquistata, con Leo Messi ancora una volta trascinatore, è intervenuto un telecronista sudamericano che con la sua voce ha scritto la storia, non solo dei Mondiali ma del gioco del calcio.

Argentina, il verdetto di Hugo Morales: "Maradona è Dio, Messi..."
Lionel Messi e Diego Maradona sulle maglie dei tifosi ©LaPresse

Victor Hugo Morales, telecronista di Messico ’86 è intervenuto all’indomani della semifinale vinta dall’Argentina ai danni della Croazia. La nazionale guidata da Lionel Scaloni, che ieri ha fatto debuttare anche Paulo Dybala nel finale, ha strappato il pass per la finalissima della competizione in Qatar. A raccontare le imprese di Leo Messi e compagni, il numero 10 è stato ancora una volta trascinatore, c’è la voce della storia in casa Albiceleste.

Argentina, Hugo Morales dopo la semifinale: “Maradona è Dio, Messi il suo messia”

Victor Hugo Morales è entrato nella storia del calcio con la sua telecronaca dei goal di Diego Maradona in maglia Argentina. Sua la voce che definì “Barillete (aquilone) cosmico” il goal di Maradona contro l’Inghilterra, da molti indicata come la rete più bella della storia. Ecco le parole di Morales in diretta alla TV Play di calciomercato.it:È una benedizione di Dio per il calcio argentino avere avuto questi due giocatori di talento e immaginazione che hanno dato questa grande popolarità al calcio mondiale. Maradona è dio e Messi è Gesù, il messia: intorno a Messi giocano gli apostoli.”

Argentina, il verdetto di Hugo Morales: "Maradona è Dio, Messi..."
Lionel Messi esulta in Qatar ©LaPresse

Un parallelo con le telecronache del Messico ’86: “Il gol di Maradona nell’86? Sono preoccupato perché gli ascoltatori sperano che io dica qualcosa, soffro per questo. Il nostro lavoro è spontaneo, in un momento preciso possiamo dire qualsiasi cosa. Il pubblico aspetta da me un’espressione particolare e io cerco sempre di trovare espressioni particolari ma so benissimo che il ridicolo è lì che mi aspetta. Maradona e Messi? Dico solo che meno male che ci sono, loro sono capaci di assorbire qualsiasi elogio”

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