Caso Karsdorp e Abraham nel mirino: Mourinho dice tutto

Roma, tanti i punti toccati da José Mourinho nella conferenza stampa successiva all’agrodolce pareggio maturato contro il Torino di Juric.

I 90 minuti di oggi sono stati ricchi di emozioni ed eventi. Non tanto legati ad una mole di gioco rivelatasi anche quest’oggi esigua fino ad un certo punto della gara, quanto, piuttosto, per accadimenti legati all’intervento del Var nella prima frazione di gara, quando Nasca ha richiamato Rapuano, portando poi alla giusta revoca del rigore inizialmente assegnato per il tocco di mano di Ricci.

Roma-Torino
José Mourinho Roma-Torino

Il cuore della partita è stato certamente rappresentato dai minuti di recupero, ricchissimi di eventi e soprattutto culmine di una frazione di gara caratterizzata da tutt’altro atteggiamento da parte degli uomini di Mourinho dopo l’entrata in campo di Paulo Dybala. Questi e tanti altri punti sono stati disambiguati da José Mourinho nella conferenza stampa odierna, successiva ai 90 minuti di oggi pomeriggio.

Roma, le parole di Mourinho in conferenza: da Dybala ad Abraham e il caso Karsdorp

Roma-Torino
Tammy Abraham ©LaPresse

A seguire i punti salienti esaminati dallo Special One.

Dybala dipendenza? Ora che è tornato non sono preoccupato, spero torni in forma. Questi ultimi 20 minuti sono di speranza, perché Tajirovic diventerà un gran giocatore, con il tempo andrà a mangiare qualcuno con uno status maggiore. I 20 minuti con Paulo ci hanno dato tutto: palle gol, emozioni allo stadio. Esco con speranza e contento dell’atteggiamento dei giocatori. Abbiamo i nostri limiti, ma sono positivo per questa finestra di speranza. Ti sembra tutto uguale rispetto all’anno scorso? Non voglio risponderti sul dove è finita la Roma che vinceva a Tirana senza Dybala. Volpato ha giocato male per colpa mia, perché non era una partita per lui”.

Abraham? Quando diventi professionista, non hai bisogno di una fonte esterna per motivarti. Tu devi dare tutto in campo, in allenamento e partita. Una cosa è sbagliare, una cosa è l’atteggiamento. Ma che appoggio psicologico, corri amico, vinci i duelli individuali. Questa fonte esterna può essere un plus, ma la motivazione devi averla dentro. Sbagliare fa parte dell’uomo, ma l’atteggiamento. Hai bisogno di motivazioni per prendere lo stipendio a fine mese? No, certo che ci vai“.

Su Karsdorp è una decisione mia, solamente mia. Io so perché, lui sa perché, la squadra sa perché, ma non lo vengo a dire a voi“.

 

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