Roma-Lazio, supplemento d’indagine sui cori della curva biancoceleste: arriva l’annuncio ufficiale di Gravina nel corso dell’evento “La storia siamo noi”.
Il derby di Roma ha lasciato come spesso accade delle code polemiche. Purtroppo però nel caso in questione ci sono dei cori antisemiti da condannare duramente e per i quali è in corso un supplemento d’indagine del Giudice Sportivo.
Questo il comunicato: “In relazione al rapporto della Procura federale pervenuto in data 7 novembre 2022, ha altresì disposto in ordine ai corsi beceri, oltraggiosi e discriminatori di matrice religiosa rivolti da parte dei sostenitori della SS Lazio assiepati nei settori di pertinenza e rivolti verso la tifoseria avversaria, intervenuti più volte prima dell’inizio dell’incontro nonché, in un caso, anche durante l’incontro stesso, un supplemento di indagine da parte della Procura Federale volto a confermare che tali cori sono stati percepiti nell’intero impianto, precisando ulteriormente il numero degli occupanti dei settori nei vari momento descritti, acquisendo se nel caso lento anche dai responsabili dell’Odine pubblico. Ha disposto inoltre di acquistare e segnalare le iniziative assunte della detta Società, anche nei confronti della tifoseria, per prevenire, dissociarsi, individuare i responsabili e non da ultimo impedire il ripetersi di simili cori incresciosi”.
Roma-Lazio, la condanna di Gravina: “Dobbiamo reprimere, educare e soprattutto prevenire”
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina, intervenuto durante l’evento “La storia siamo noi”, organizzato dal Museo del Calcio di Coverciano, è intervenuto ufficialmente in merito ai cori della curva della Lazio dopo il derby con la Roma.
“Questi cori si contrastano con forme di repressione ed educazione a cominciare dalle famiglie e dalle scuole. Al di là di quello che è avvenuto negli stadi soprattutto qui a Roma e al di là della discriminazione razziale o territoriale, che è davvero una ferita lacerante nel mondo dello sport e nella nostra socialità”.
Ancora Gravina: “Quello che mi rattrista è vedere ragazzini di 12-13 anni festeggiare con quei cori beceri. Possiamo interrompere tutto questo con un processo di educazione. C’è un ottimo rapporto con la presidente Ucei Noemi Di Segni stiamo creando percorsi collaborativi. Dobbiamo reprimere, educare e soprattutto dobbiamo prevenire. Stiamo chiedendo massima collaborazione anche alle nostre società per identificare subito i soggetti responsabili di questi cori”.