Piove sul bagnato in casa Roma dopo la sconfitta interna inflitta dal Betis. Pochi minuti dopo l’inizio della gara c’è stato l’infortunio per Celik
Nuova tegola ed emergenza sulla corsia di destra per José Mourinho. Il tecnico portoghese è reduce dalla sconfitta interna in Europa League di ieri sera. La Roma è stata battuta in rimonta dal Betis di Manuel Pellegrini, ora lanciatissimo verso il primo posto del girone C di Europa League. La Roma rimane terza, a soli tre punti dopo tre giornate ed ora la corsa sarà al secondo posto, attualmente occupato dai bulgari del Ludogorets. Ma a tenere col fiato sospeso lo Special One c’è anche l’infermeria giallorossa, ecco la diagnosi ufficiale dopo l’infortunio occorso al terzino turco, Zeki Celik.
Nuovo stop sulla corsia di destra della Roma, che perde i due protagonisti per infortunio. Piove sul bagnato dall’infermeria giallorossa, Josè Mourinho dopo Rick Karsdorp dovrà fare a meno anche di Zeki Celik. Il terzino destro turco, arrivato questa estate dalla Ligue 1, si è fermato dopo pochi minuti nella gara di ieri contro il Betis, subito sostituito dall’adattato Zalewski, che non ha sfigurato neanche sulla corsia di destra. Ruolo che l’italo-polacco tornerà ad occupare quasi certamente contro il Lecce, domenica sera allo stadio Olimpico.
Roma, tegola Celik: diagnosi ufficiale e tempi di recupero
Sono stati svolti gli esami strumentali del caso per Celik, altro terzino destro ai box dopo lo stop di Rick Karsdorp. Il terzino olandese ha subito la lesione del menisco al ginocchio sinistro e la Roma confida di recuperarlo entro la fine di ottobre. La diagnosi ufficiale per Celik parla di una lesione al collaterale mediale del ginocchio destro. Il terzino turco ha già iniziato le terapie del caso e verrà valutato di giorno in giorno il suo pieno recupero. La certezza sui tempi di recupero non si può avere, ma l’infortunio è importante. Tanto dipenderà dalla reazione del ginocchio del ragazzo, in media il pieno recupero si ha tra le quattro e le otto settimane, senza intervento chirurgico. Quasi scontato il rischio di rivederlo direttamente nel 2023, dopo la sosta del Mondiale in Qatar.