Il Mondiale si avvicina ma scoppia un altro caso che potrebbe portare all’esclusione dell’Iran dalla competizione: appello ufficiale
Il countdown per l’inizio del Mondiale in Qatar è ormai iniziato. Ancora una volta purtroppo i tifosi italiani dovranno seguire la competizione senza tifare l’Italia, che per la seconda volta consecutiva non è riuscita a ottenere il pass per il più grande torneo calcistico. Da adesso a metà novembre i club non si fermeranno mai, con incontri di campionato e coppe europee molto ravvicinati tra loro.
Poi dal 20 novembre partirà ufficialmente il Mondiale con la prima partita tra Qatar ed Ecuador. In questi giorni però è iniziata la protesta in Iran legata al caso di Masha Amini, ragazza uccisa per aver indossato male il velo, e di Hadis Najafi, uccisa durante una protesta. Un caos che fa scatenare la popolazione iraniana e non esclude provvedimenti della Fifa.
Mondiale in Qatar, proteste e caos in Iran: possibili azioni della Fifa
Continuano le proteste in Iran dopo le morti di Masha Amini e Hadis Najafi. Il popolo iraniano è sceso in piazza e ha trovato l’appoggio anche dei calciatori della Nazionale, che contro il Senegal in amichevole hanno coperto le maglie e i colori della Nazionale. Anche Ali Karimi, ex calciatore molto amato in Iran, ha appoggiato la protesta, finendo per essere ricercato e con diverse proprietà confiscate. Un momento difficile per l’Iran, con proteste continue che potrebbero portare anche la Fifa ad agire in vista dell’inizio del Mondiale. Una eventuale esclusione dell’Iran potrebbe riaprire uno spiraglio per il ripescaggio dell’Italia, ma in questi casi, con una nazione in un momento complicato, non si può pensare a eventuali tornaconti personali.