L’allenatore della Roma è stato espulso durante la partita con l’Atalanta dopo essere entrato i campo per protestare con l’arbitro Chiffi
La Roma domenica è uscita sconfitta dalla sfida con l’Atalanta, che allo Stadio Olimpico ha vinto 1-0. Una sola occasione creata per i bergamaschi, e un gol segnato da Scalvini che al 35′ ha trovato l’angolino basso con un destro a giro che non ha lasciato scampo a Rui Patricio. La partita torna a far discutere tutti i giallorossi a causa degli episodi. In particolare, Nicolò Zaniolo è stato protagonista di alcuni interventi al limite con Demiral e Okoli. Al termine di uno di questi, anche Moruinho ha perso le staffe ed è entrato in campo per protestare.
L’arbitro Chiffi, che ha diretto la partita, non ci ha pensato due volte e ha sventolato il cartellino rosso all’allenatore portoghese che ha continuato a seguire la panchina dalla Tribuna Montemario. Le indicazioni del tecnico non sono riuscite a invertire la direzione della gara, che è terminata con la vittoria dell’Atalanta. Come riporta il Corriere dello Sport, la motivazione dell’espulsione sono state alcune frasi pronunciate dallo Special One contro il fischietto di Padova. Ora tutto dipende dal referto del direttore di gara.
Roma, Mourinho rischia tre giornate
L’allenatore, poi, rischia di non poter scendere in campo contro Inter, Lecce e Sampdoria. Oggi uscirà il responso del Giudice Sportivo che deciderà per quanto tempo sarà squalificato Mourinho. A cambiare l’entità della squalifica sono le frasi pronunciate a Chiffi. In caso queste fossero sfuggite all’arbitro José potrebbe stare fuori solo per una giornata. In caso, invece, il referto fosse completo delle parole dell’allenatore della Roma, allora le giornate di squalifica potrebbero salire a tre. Questo significa che Mou potrebbe tornare il 23 ottobre con il Napoli, dopo aver saltato Inter, Lecce e Sampdoria.