Calciomercato Roma, scatta l’allarme: 67 milioni “buttati”

Calciomercato Roma, un altro allarme preoccupa la proprietà Friedkin: sono 67 i milioni di euro “buttati”. Ecco di cosa si tratta.

Il calciomercato si è chiuso da meno di un mese, ma continua a far parlare di sé. La Roma ha concluso questa finestra estiva nel migliore dei modi, con solo 8 milioni spesi per acquistare ben sette giocatori. Una cifra molto bassa che è stata frutto del grande lavoro di Tiago Pinto. Il general manager, infatti, è riuscito a portare avanti un grande lavoro che ha permesso di convincere diversi giocatori in estate. I colpi più clamorosi sono senza dubbio quello di Paulo Dybala, quello di Andrea Belotti e infine, Georginio Wijnaldum.

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Tiago Pinto, general manager della Roma ©LaPresse

Oltre a loro sono arrivati anche Nemanja Matic, Zeki Celik, Mady Camara e Mile Svilar. Per la maggior parte di loro non c’è stato bisogno di pagare il cartellino. L’unico giocatore acquistato definitivamente è l’ex terzino destro del Lille, pagato 7 milioni ai francesi. Anche per il centrocampista dell’Olympiacos Pinto ha dovuto sborsare una piccola cifra: 1.2 milioni per il prestito. Dal report settimanale numero 389 dell’osservatorio sul calcio del CIES, è emerso come negli anni passati la Roma abbia pagato l’inflazione dei prezzi, sborsato 67 milioni che sarebbero potuti rimanere nelle casse romaniste.

Calciomercato Roma, 67 milioni “buttati”: l’inflazione costa caro

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Dan e Ryan Friedkin allo Stadio Olimpico ©LaPresse

L’osservatorio, infatti, ha pubblicato uno studio dei primi cinque campionati europei in cui sono stati presi in esame almeno 10 trasferimenti da luglio 2012 ad oggi. A confronto ci sono i costi reali dei giocatori, confrontati con il prezzo di acquisto. Da questo report è emerso come la Roma sia al quindicesimo posto tra i migliori cinque campionati europei per soldi “sprecati” a causa dell’inflazione. Sono stati 708 i milioni spezi a fronte di un valore dei giocatori di circa 641. Ben 67 milioni che i giallorossi avrebbero potuto risparmiare, l’11% dell’intera cifra. Se si riduce lo studio all’Italia, la Roma è al secondo posto, con la Juve al primo che ha pagato 234 milioni in più di inflazione.

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