L’allenatore della Roma ha rivelato come è andato il suo colloquio con il direttore di gara dopo il match con l’Atalanta all’Olimpico
Roma-Atalanta si è conclusa con una sconfitta per i giallorossi. I bergamaschi sono riusciti a passare in vantaggio grazie alla rete di Scalvini nel primo tempo, che ha trovato l’angolino basso. Non ha potuto farci nulla Rui Patricio che fino a quel momento aveva giocato una gara attenta, ma senza tanti squilli. Entrambe le squadre, infatti, si sono annullate in campo con la Roma che si è resa pericolosa in diverse occasioni con Nicolò Zaniolo. Proprio nel corso dei primi 45′, un contatto con Zaniolo avrebbe potuto scaturire il calcio di rigore, ma il numero 22 non si è lasciato cadere.
Proprio sull’intervento è tornato alla fine della partita Luca Marelli, ex arbitro ed esperto di Dazn, che ha analizzato la situazione. L’ex fischietto ha anche dato la sua sentenza sull’entità del contatto tra Zaniolo e Demiral. La sua curiosità, poi, è andata all’arbitro Chiffi e cosa avrebbe fischiato in caso Nicolò si fosse fermato. Una domanda lecita, che è venuta anche a Mourinho, che nel corso del secondo tempo è stato espulso a causa delle proteste proprio per un contrasto con Zaniolo.
Roma-Atalanta, Mourinho e la risposta di Chiffi
Al termine della partita, José ha parlato ai microfoni di Danz dove ha raccontato che c’è stato un incontro dopo il triplice fischio con Chiffi. L’allenatore della Roma ha chiesto spiegazioni al fischietto di Padova del rigore non fischiato su Zaniolo. Anche se l’attaccante numero 22 è rimasto in piedi il contatto doveva essere sanzionato. All’emittente televisiva, il tecnico portoghese ha rivelato che la risposta dell’arbitro non è stata obiettiva, avendo parlato di interpretazione. Secondo José, invece, quello è rigore in ogni caso e se c’è bisogno di dire ai suoi calciatori di tuffarsi allora sarà costretto a cambiare stile di allenamento.