Roma, doppia svolta per Mourinho? Ecco la possibile rivoluzione che potrebbe attuare lo Special One
La svolta l’anno scorso c’è stata nel momento in cui Mourinho ha deciso la rivoluzione tattica: passaggio alla difesa a tre, Roma sistemata tatticamente, quadrata, compatta, che alla fine ha anche portato a casa un trofeo: quella Conference League che rimarrà nella storia visto che è stata vinta dai giallorossi nella sua prima edizione. La domanda adesso è: non è l’ora di piazzare un’altra svolta, sempre tattica, per cercare di dare di nuovo quell’equilibrio a una squadra che sembra averlo perso?
Una domanda su un possibile ritorno della difesa a quattro a Mou è stata fatta nella sua prima conferenza stampa di quest’anno: candidamente lo Special One ha spiegato che ci sarebbe bisogno di lavorare e tanto per riproporla. Chissà se ci sta pensando Mou, soprattutto rivedendo quello che è stato l’atteggiamento tattico dei suoi uomini in alcune circostanze. Per esempio, ieri, i giocatori di Sottil hanno avuto non solo quella libertà che mai si sarebbero immaginati, ma anche quel tempo di girarsi e attaccare una difesa che sembra aver perso alcune misure.
E allora sì, ecco il momento della svolta forse è arrivato: un ritorno al “passato” in quel 4-2-3-1 che è stato il marchio di fabbrica di Mourinho. Magari con Cristante e Matic in mezzo al campo – con l’opzione Camara – e con Pellegrini trequartista pronto non solo ad abbassarsi ma anche a dare fastidio in fase di non possesso al centrale avversario, quello che di solito dirige le operazioni. Con Dybala dal un lato – sempre disposto al sacrificio – e Zaniolo dall’altro (anche lui non si tira di certo indietro), si potrebbe trovare una quadratura tattica utile a non commettere certi errori. Questa, insomma, potrebbe essere una possibilità, un’idea nella mente dello Special One, per cercare di recuperare automatismi persi. Chissà, nella testa del portoghese si potrebbe pure rivedere quanto visto nel secondo tempo nella gara contro la Juventus quando la sua Roma ha piantato le tende nella metà campo bianconera arrivando al pareggio, meritato, e cambiando decisamente atteggiamento. Ci sarebbe pure l’ipotesi 4-3-1-2, nel caso: centrocampo a tre con Pellegrini-Matic e Cristante e con la Joya alle spalle di Zaniolo – nel momento in cui tornerà a disposizione, ovviamente – e di Abraham. Soluzioni tattiche che lo Special ha sicuramente in mente e che sta valutando.
Il problema, dietro, nemmeno si pone più, visto che i terzini ci sono, e sono quattro, e tutti hanno dimostrato di poter giocare titolari. E anche in questo modo, con due centrali in campo dall’inizio, Mou avrebbe la possibilità di scegliere chi mandare in campo dal primo minuto. In attesa forse di un innesto dietro a parametro zero. Ma questo è un altro discorso…
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