Il VAR è una tecnologia che è stata inserita nel calcio per cercare di ridurre il numero di errori, ma in alcuni campionati si stanno pentendo
Nella stagione 2017-2018 a cambiare il campionato italiano e poi quelli di tutto il mondo è stato il Video Assistant Refree, conosciuto come Var. Questo sarebbe stato un grande supporto per gli arbitri che avrebbero avuto l’occasione di rivedere le proprie decisioni in caso queste fossero state dubbie. Molte volte si è assistito a un fallo di rigore non fischiato, a un tocco di mano fantasma oppure a un fuorigioco non sanzionato. Per questo l’Aia aveva deciso di utilizzare il Var per cercare di ridurre il numero di errori.
L’innesto di questa nuova tecnologia non è arrivato senza polemiche con molti tifosi, appassionati e addetti ai lavori che si sono immolati contro questo marchingegno. Nonostante l’intento di abbassare notevolmente il numero di polemiche, il Var è stato spesso protagonista di diversi episodi controversi. Per questo motivo, l’Associazione Italiana Arbitri è sempre alla ricerca del modo migliore per azzerare il più possibile il numero di errori con l’utilizzo della tecnologia. In altri paesi, però, non sono così pazienti come in Italia. In Inghilterra, ad esempio, l’aiuto digitale per gli arbitri non è utilizzato nel migliore dei modi e sta scatenando tante polemiche.
Retromarcia VAR, in Premier League scoppiano le polemiche
Secondo quanto riporta la BBC, infatti, nell’ultima gara di Premier League sono stati annullati due gol validi in Chelsea-West Ham e Newcastle-Crystal Palace. Le due reti erano state convalidate dall’arbitro di gara, ma il VAR lo ha richiamato correggendo la decisione. Questo ha scatenato le polemiche di tifosi e addetti ai lavori, con un gran numero di calciatori che si è lamentato sui social per l’utilizzo della tecnologia nel calcio. La Premier League si sta rendendo protagonista di una retromarcia in questo senso, visto che ha intenzione di esaminare le decisioni del Var nelle partite citate, insieme all’organo degli arbitri Pogmol in via prioritaria