Roma, a seguire le dichiarazioni di José Mourinho alla vigilia della seconda gara di campionato, in programma domani, domenica 22 agosto, contro la Cremonese.
In attesa di evoluzioni sul fronte mercato in questi giorni finali di agosto, continua in parallelo il lavoro degli uomini di José sul prato verde, al fine di preparare bene i primissimi impegni di questa parentesi iniziale di Serie A. La prima in quel di Salerno ha restituito la consapevolezza delle qualità dello scacchiere giallorosso, bravo e attento ma ancora poco cinico sotto porta a detta del mister.
Vedremo quelle che saranno le risposte e le contromisure adottate per affrontare la Cremonese domani, reduce da una buona gara contro la Fiorentina, persa in extremis a causa di un singolare infortunio del portiere ex Inter, Radu. Riportiamo di seguito, dunque, le dichiarazioni di Mourinho nel corso della conferenza stampa odierna e toccanti plurimi aspetti.
“Risulta incredibile e questa è una grande vittoria per noi, la base di tutto è la passione dei tifosi per questa squadra. Sentiamo l’orgoglio e la consapevolezza di avere responsabilità per l’aver creato questa passione ed è una cosa meravigliosa per tutti noi. Anche all’estero, la gente guarda la Roma e le nostre partite. Va però detto che è una motivazione anche per gli avversari e dobbiamo pensare alla Cremonese, che non è una squadra ben organizzata e definita e che non è una squadra che direi essere stata un anno fa in Serie B. Sanno bene come giocare e con giocatori di qualità, frutto di investimenti importanti, basti pensare ai due attaccanti, alla loro storia e potenziale. Non vogliamo sentire che sarà una partita dai tre punti assicurati. Si tratta di una gara impegnativa, l’anno scorso abbiamo dissipato diversi punti in gare più semplici”.
“Matic e Wijnaldum stanno bene, abbiamo avuto due settimane uniche. Matic ha fatto un bel campionato mentre Zalewski è stato male in settimana ma adesso sta bene. Anche El-Shaarawy ha avuto dei problemi ma adesso sta bene. Ci siamo tutti tranne Darboe. Vogliamo vincere e far gioire la nostra gente”.
“A Salerno ho operato in quel modo perché non avevo in panchina un giocatore dello stesso livello di quelli che erano in attacco e in quel momento la forza che avevo in panchina era la qualità ed esperienza di Matic o Wijnaldum. Sarebbe molto più bello chiudere quella partita segnando 2 o 3 gol ma abbiamo concluso la gara in buon modo. Il direttore Pinto sa se mi piacerebbe oppure no avere un altro attaccante. Devo solo attendere che si possa fare questa cosa con speranza. Se non è possibile, andremo avanti ugualmente. Se Belotti fosse un giocatore di qualche squadra non parlerei. Per questo mi permetto di dire che se è vero che vuole tanto venire alla Roma, mi piace tanto questa sua forte volontà di venire qui. Aspettiamo e vediamo”.
“Pellegrini è diventato un grande giocatore, ha raggiunto una grande maturità calcistica e può giocare anche al posto di Zaniolo e Dybala. Vale tanto come giocatore e grazie a Nicolò, Paulo, Lorenzo ed El Shaarawy che abbiamo tante possibilità. Pellegrini non giocherà sempre solo a centrocampo ma ricoprirà più ruoli. La cosa più importante è che so che ha le qualità per farlo, non sono io che forzo la mano per emergenza. Si tratta di un gran valore aggiunto”.
“Abbiamo vinto la Conference che non è così dissimile dall’Europa League. Cambia qualcosa nei gironi perché saranno molto più equilibrati ma dopo quando arrivi nella fase delle eliminazioni dirette incontreremo superpotenze economiche o le discendenti dalla Champions. Se abbiamo avuto forza mentale e capacità di puntare alla Conference, dobbiamo fare lo stesso per l’Europa League e mettere tutto noi stessi. In Italia è vero che ci siamo rinforzati ma anche le altre hanno fatto lo stesso, proprio come noi. Hanno fatto grandi investimenti ed è per questo complicato pensare di poter vincere ma vediamo se riusciremo ad alzare qualche trofeo”.
“Cristante è un giocatore importante come giocatore e come persona, nonché per la stabilità tattica ma anche fuori dal campo. Innegabile che sia un profilo centrale per noi. Per quanto riguarda la stabilità senza lui o Matic, dipende dalla crescita della squadra o degli altri giocatori. Ad esempio, Pellegrini, giocando in queste posizioni, non avrebbe potuto garantire questa copertura qualche anno fa, mentre oggi può. Stesso discorso per Wijnaldum. Giocare con elementi più offensivi è solo una questione di empatia ed equilibrio tattico. Vedo persone mature e che danno la possibilità di poter giocare non necessariamente con calciatori difensivi”.
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