Calciomercato Roma, emergono ulteriori dettagli dietro la strategia di Tiago Pinto. Occhi puntati sulla clausola di Paulo Dybala.
Nella giornata di ieri la Roma ha ufficializzato l’ingaggio della Joya. L’attaccante argentino si lega ai colori giallorossi dopo sette stagioni vissute con la maglia della Juventus. Lo stesso Dybala ha già rilasciato la sua prima intervista in giallorosso, apparendo raggiante e facendo emozionare i tifosi della Roma. Alla firma sul contratto è stata aggiunta anche una clausola rescissoria, ora emergono ulteriori dettagli sul piano d’azione del general manager della Roma. L’argentino ha firmato un contratto che lo lega ai colori giallorossi fino al giugno 2025, ecco il nuovo dettaglio sul nodo clausola rescissoria.
E’ un’estate giallorossa da brividi, dopo la vittoria della Conference League la proprietà dei Friedkin ha stupito ancora una volta i tifosi giallorossi e non. L’ingaggio di Paulo Dybala, ufficiale da ventiquattro ore, è l’ennesimo tassello di un’ascesa senza freni della famiglia americana e l’As Roma. In dodici mesi i tifosi giallorossi hanno accolto prima Josè Mourinho sulla panchina, ed ora Paulo Dybala in attacco. La firma della Joya ridisegna le gerarchie offensive della squadra giallorossa ed emergono ulteriori dettagli sulla discussa clausola rescissoria inserita nel contratto della punta sudamericana.
Calciomercato Roma, contratto Dybala e clausola: spunta l’ennesimo dettaglio
Partiamo dal presupposto che non siamo davanti ad una clausola rescissoria vera e propria. La richiesta del procuratore di Dybala, Antun, sarebbe stata la stessa per qualsiasi nuovo club, non solo la Roma. E Tiago Pinto si è seduto al tavolo con l’entourage del calciatore per salvaguardare la società giallorossa in caso di rischio addio prematuro. La cifra della clausola non è alta infatti, parliamo di 20 milioni di euro, ma la Roma ha inserito delle vie d’uscita per scongiurare la partenza della Joya. Secondo quanto riferito dal giornalista Jacopo Aliprandi, la Roma può annullare direttamente la clausola rescissoria. In due modi: o pr0ponendo un aumento dello stipendio, oppure versando al calciatore la percentuale della clausola che gli spetterebbe. Non ci saranno ulteriori commissioni su eventuali intermediazioni e l’ingaggio rialzato del 10% verrebbe spalmato in più anni.