Calciomercato Roma, dopo il colpaccio Paulo Dybala continua il lavoro in entrata per Tiago Pinto. Il portoghese fa i conti in mezzo al campo
Il colpo Paulo Dybala ha letteralmente sconvolto il calciomercato estivo in casa Roma. Tiago Pinto ha condotto in prima persona, sotto l’egida della famiglia Friedkin, la trattativa che ha portato la Joya a vestire il giallorosso. Ennesimo colpo da teatro della proprietà statunitense, ancora una volta lontana dai riflettori e dai clamori mediatici. Ed in silenzio prosegue il lavoro in entrata per il general manager della Roma, che ha deciso di puntare il colpo Georginio Wijnaldum in casa PSG. Il club parigino detta le regole della cessione, ecco gli ultimi aggiornamenti.
Il centrocampista olandese è un nuovo obiettivo della squadra giallorossa. Dopo il colpo Dybala, primo nuovo innesto in attacco della sessione estiva, il tandem portoghese Mourinho-Pinto torna a lavorare al futuro centrocampo della Roma. La trattativa con il Sassuolo per il ritorno di Davide Frattesi non ha visto l’attesa fumata bianca, i tempi stringono e la necessità di nuovi rinforzi nella zona nevralgica del campo si fa alta. Non mancano ostacoli nella trattativa ed il club parigino detta le condizioni per l’addio al centrocampista Orange ex Liverpool.
Calciomercato Roma, biglietto di sola andata: Pinto fa i conti in mezzo
La suggestione Wjinaldum è iniziata a circolare da giorni, da quando alcuni intermediari proposero il centrocampista olandese alla squadra giallorossa. Il suo rendimento sotto la Tour Eiffel è stato decisamente al di sotto delle aspettative, il centrocampista non ha trovato lo smalto e la classe che hanno contraddistinto i suoi anni al Liverpool. Ecco perchè il club ha deciso di scaricarlo in questa finestra di calciomercato e, come raccontato da Roberto Infascelli in diretta a TeleRadioStereo, il PSG detta le condizioni per il colpo.
Il club parigino non gradirebbe la formula del prestito secco, si potrebbe chiudere con una cessione definitiva o un obbligo di riscatto, nessun ritorno a Parigi. Questo cambia le carte in tavola, considerato il maxi ingaggio percepito dal centrocampista, 9 milioni di euro. Il PSG avrebbe si partecipato alla spesa per lo stipendio, ma in caso di prestito annuale la Roma non avrebbe potuto usufruire dei vantaggi fiscali derivati dal decreto crescita.