Dybala alla Roma, la magia di Pinto e il fattore Mourinho nella trattativa dell’anno. E adesso la numero 10 alla Joya
Un inno alla Joya. Un inno all’argentino che ha detto sì alla Roma e che adesso è davvero pronto a vestire la maglia dei giallorossi. Un film questa trattativa. Sembrava chiusa a favore dell’Inter che però quando ha annusato la possibilità di prendere Lukaku ha mollato l’ex juventino chiedendo tempo allo stesso. E Dybala gliel’ha dato questo tempo, forse troppo. Sicuramente troppo. Ma nel momento in cui ha capito che non si poteva più aspettare, si è seduto con il suo entourage e ha valutato le altre offerte.
Quelle concrete sono arrivate dalla Roma e dal Napoli. Economicamente più vantaggiosa quella degli azzurri, ma con un progetto che non convinceva del tutto la Joya. Soprattutto dopo gli addii di Mertens, Insigne e Koulibaly degli ultimi giorni. Un progetto diverso quello giallorosso. Che ha messo Matic in squadra, che tratta Wijnaldum, che ha chiuso per Celik e che sogna in grande. E poi c’è lui, lo Special One. Che ha alzato il telefono per fare quella chiamata decisiva. Dybala ha ascoltato e ha capito che si fa davvero sul serio a Trigoria. Si punta a vincere, ancora, dopo la Conference dello scorso anno. Che poi diciamo scorso anno, ma nemmeno due mesi sono passati ancora dalla notte di Tirana. E la ciliegina adesso quale potrebbe essere? Magari tenere Zaniolo, per formare un reparto avanzato da squadra che vuole, assolutamente, vincere. Una magia di Pinto: il gm portoghese dimostra di sapere il fatto suo, inserendosi nel momento decisivo.
Dybala alla Roma, adesso la numero 10
Forse è anche ora di rispolverare la numero 10 e rivederla in campo. Dybala ha avuto questo numero sulle spalle alla Juventus. E chissà che lo stesso non gli venga consegnato in giallorosso. Anche Totti ha benedetto in tempi non sospetti questa operazione e l’ex capitano ha anche offerto quella gloriosa maglietta all’argentino. Una presentazione in grande stile adesso ci aspettiamo. Come merita un colpo del genere.
Plauso ai Friedkin
Un plauso va anche alla proprietà. Ai Friedkin che l’anno scorso hanno preso Mou, senza far sapere nulla e annunciandolo sui social così, di botto, senza senso. Tutti abbiamo aggiornato la pagina, siamo entrati nel profilo per capire se fosse quello con la spunta blu, originale. E dopo un attimo di sbandamento abbiamo capito che era tutto vero. Adesso questo ulteriore sforzo economico per regalare un giocatore che può fare la differenza. La Roma cresce. E non sembra avere nessuna intenzione di fermarsi.