Indice liquidità, la decisione da parte del Collegio di Garanzia del Coni cambia nuovamente le carte in tavola.
C’era molta attesa per capire quale sarebbe stata la decisione definitiva da parte del Collegio di Garanzia del Coni, che si è espressa in merito all’appello presentato dai club sul fatto di rendere o meno l’indice di liquidità un criterio vincolante per l’ammissione al prossimo campionato.
Come ufficializzato da una nota diramata sul sito ufficiale del Coni, il Collegio ha accolto in modo parziale l’appello del club, “annullando i provvedimenti puntati nella parte in cui si prevede che la verifica del possesso del requisito dell’indice di liquidità sia fissata in un termine antecedente alla chiusura dell’esercizio in corso”.
La norma, infatti, concepita così come è, avrebbe un valore retroattivo, nel senso che analizzerebbe la questione dei conti dei club a partire dal 31 marzo, sebbene sia stata votata il 26 aprile. Ragion per cui, i club che non rientrano in questo status quo, o che “sforerebbero” l’indice di liquidità previsto a norma di regolamento, dovrebbero essere visti in tal senso come rei inconsapevoli. Azione, dunque, non passibile di reato. Sentenza che per la Lazio rappresenta una vera e propria vittoria, nella misura in cui il club biancoceleste sarebbe stato costretto ad effettuare una ricapitalizzazione per coprire i 2 milioni e 50 mila euro mancanti per raggiungere la soglia richiesta.