Roma, boom di abbonamenti ed effetto Mou: è già record

Roma, numeri da capogiro e grande record. Gli ultimi dati parlano chiaro, a seguire gli aggiornamenti più importanti.

Le immagini di queste ore hanno permesso finalmente di rispondere ad una domanda che riecheggiava nell’etere capitolino da tempo, soprattutto quando i giallorossi si siano trovati costretti ad assistere passivamente alle vittorie altrui o a rasentare beffardamente nobili trionfi andati poi nelle bacheche degli altri. Quante volte avete sentito: “Chissà cosa accadrebbe a Roma se si vincesse”?

Roma
Roma festeggiamenti ©LaPresse

Una domanda indiretta e alla quale una piazza tutta poteva rispondere fino a due giorni fa con la sola immaginazione o aggrappandosi ai più o meno nitidi ricordi del grande trionfo del 2002 o all’ultima vittoria capitolina, risalente al 2008. L’Olimpico invaso proprio come dopo il 3 a 0 di Roma-Parma, il corteo a Fiumicino acclamante una squadra che ha sciorinato la Coppa in un’alba suggestiva e, più di tante altre, dal sapore di un nuovo inizio hanno finalmente permesso di dare concreta risposta ad un quesito per molti divenuto negli anni autentica “persecuzione”.

Che qualcosa sarebbe cambiato nella Capitale lo si era compreso già lo scorso 4 maggio, quando con l’ormai canonico quanto intelligente silenzio, i Friedkin catalizzarono un fragore che fece letteralmente esplodere non solo una città ma un mondo intero, con l’annuncio di quel Mourinho che aveva da poco malamente interrotto il proprio rapporto con il Tottenham.

Roma, “non mi stanco mai di te”: è già record in casa giallorossa

Roma
Roma Vittoria Conference League ©LaPresse

Da quel momento, tante cose sono mutate e l’emblema di questa nuova fase risulta essere proprio quel trofeo alzato da Pellegrini in quel di Tirana e mostrato ad una città intera nelle scorse ore, come ringraziamento al grande supporto ma, soprattutto, come autentico premio a chi, nonostante le tante sofferenze di questi lustri, non si sia mai disinnamorato dei meravigliosi colori giallorossi.

Il primo anno di Mourinho può essere riassunto in tante immagini. A partire dalle risposte dello Special in occasione della sua prima conferenza stampa, passando per il volto grave dopo il 6 a 1 di Bodo fino ad arrivare alle lacrime di Tirana e, ancor prima, a quelle versate dopo l’imposizione sul Leicester.

Ci sono stati però dei momenti, più di tanti altri, che hanno davvero permesso di comprendere come Mou fosse non più solo Speciale ma anche grande fautore di una metamorfosi olistica di un Urbe complicata e che, unicamente grazie a lui, ha finalmente trovato una compattezza che da tempo mancava. Si pensi ai “Che sarà sarà” dopo lo scacco interno con il Milan o, ancora, ai cori lo scorso dicembre mentre Ibanez e compagni cadevano sotto i colpi dell’Inter di Dzeko e Inzaghi.

Un amore che non è mai svanito, anche nei momenti di difficoltà e che continuerà ad essere il filo rosso di quella grande famiglia guidata da papà José. A testimoniarlo sono gli ultimi dati relativi alla campagna abbonamenti. A dieci giorni dall’apertura, siamo a quota 21mila iscrizioni circa. Superata dunque la quota della scorsa stagione.

Gestione cookie