Roma-Feyenoord, il conto alla rovescia per la finale di Tirana è ormai partito: le parole del primo ministro dell’Albania su Totti, Mourinho e Zaniolo.
Finale di stagione al cardiopalma per la Roma di José Mourinho, che in campionato se la vedrà con il Toro per mettere al sicuro la qualificazione in Europa League. La sfida ai granata fungerà da preludio alla gara di Conference con il Feyenoord, dove i giallorossi cercheranno di portare a casa un trofeo per il quale hanno sacrificato molte energie nell’arco della stagione.
Lo stesso José Mourinho ne è consapevole, al punto che lo Special One, anche dopo il pareggio maturato in casa contro il Venezia, ha speso parole d’elogio per i suoi, lodandone lo spirito e l’abnegazione profuso nell’arco di novanta minuti assolutamente dominati in lungo e in largo. Chiaramente, a spostare l’ago della bilancia da una parte e dall’altra sarà l’esito del confronto di Tirana, in un appuntamento che si carica di un peso specifico non indifferente. In Albania, Pellegrini e compagni se la vedranno con un Feyenoord che sicuramente venderà cara la pelle, per battere il quale sarà necessario anche e soprattutto il guizzo dei singoli, Zaniolo compreso.
Calciomercato Roma, il consiglio del premier albanese a Zaniolo | “Carezze” a Totti e a Mou
Proprio di Zaniolo, e di Mou, ha parlato il primo ministro dell’Albania, Edi Rama, nel corso di un’intervista rilasciata a Tuttosport. Il primo ministro albanese, dalla dichiarata fede juventina, ha voluto lanciare un messaggio tutt’altro che banale al gioiello di Mou. Ecco uno stralcio delle sue parole:
ZANIOLO – “Si tratta di un fiore da coltivare: deve comprendere dove possa essere più sicura la sua crescita, evitando l’errore di Coutinho, che lasciò in fretta Liverpool, dove poteva diventare un monumento, per fare la fine della piccola statuetta inutile a Barcellona.”
MOU – “Spero di incontrarlo, ma preferisco non parlare del regalo.”
Alla domanda legata ad un possibile invito a Totti di seguire la partita accanto a lui, Rama ha risposto: “Totti è il re di Roma, mentre io sono il primo ministro dell’Albania.”