Finale Conference League e caccia al biglietto per Tirana. La corsa non è terminata per aggiudicarsi un posto per assistere a Roma-Feyenord.
La Roma si gode la qualificazione alla finale della Conference League. La squadra giallorossa nella serata di giovedì si è imposta di misura sugli inglesi del Leicester, eliminati in semifinale grazie alla rete di Tammy Abraham. Il gol pesantissimo del numero 9 ha riportato la squadra giallorossa in una finale europea, dopo ben trentuno anni dall’ultima volta. Non si placa la corsa al biglietto per Tirana, spuntano date e orari sulla nuova vendita libera. Ecco tutti i dettagli sulla questione.
Giovedì sera la Roma ha infranto un tabù che durava dalla stagione 1990-91, la conquista di una finale europea. La squadra di Josè Mourinho, in uno stadio Olimpico che ribolliva di passione, ha superato di misura gli inglesi del Leicester. La vittoria, con la firma da bomber di Tammy Abraham, ha consegnato ai giallorossi la possibilità di aggiudicarsi la Conference League. L’appuntamento fissato nelle menti e nei desideri dei tifosi è a Tirana, il 25 maggio nella capitale albanese si giocherà la finalissima contro gli olandesi del Feyenord, che sono riusciti ad eliminare a loro volta il Marsiglia. La caccia al biglietto dei tifosi giallorossi è partita dal triplice fischio di giovedì sera, ma la capienza dello stadio ha imposto al club una vendita decisamente troppo frazionaria.
Biglietti Finale Conference a Tirana, data e orari vendita libera
La società giallorossa ha indetto un concorso riservato solo agli abbonati, 1760 tagliandi sono andati ai fortunati estratti. Inoltre la società ha deciso di premiare chi partecipò alla prima trasferta in casa del Bodo-Glimt, consegnando 166 biglietti di diritto in vista della finale di Tirana. Ora, secondo quanto raccontato da Il Tempo, spuntano data ed orari della vendita libera sul web. Martedì ci sarà il via libera alla vendita on line dei tagliandi rimasti, mancano cifre ufficiali ma si stima circa diecimila a disposizione di chiunque. Sarà prevedibile l’assalto ai botteghini sul web, con una richiesta mostruosa di biglietti da ambo le parti.