Roma-Leicester, le parole di José Mourinho alla vigilia della delicata gara di Conference League, valevole il pass per la finale di Tirana.
“Quando non hai più possibilità di raggiungere i tuoi obiettivi il focus resta la competizione continentale. Il Leicester di solito compete per l’Europa League e la Conference è una chiave per gli uomini di Rodgers per arrivarci. Noi abbiamo ancora la possibilità di arrivare in Europa League tramite il campionato e dobbiamo competere in Serie A fino alla fine”.
“Non abbiamo un sostituto di Mkhitaryan. Solo le squadre top possono fare un turnover perfetto senza soffrire l’assenza pesante come può essere quella di Miki. Noi non abbiamo la possibilità di fare altrettanto anche senza Mkhitaryan ma ciò non cancella la nostra voglia di andare in finale. Domani sarà la 14esima partita di Conference e domani combatteremo come squadra, tutti insieme”.
Roma-Leicester, la richiesta di Mourinho al pubblico
“Abbiamo vissuto tanti momenti insieme fin qui e c’è sempre stata una grande empatia. Siamo in un momento in cui ci giochiamo tutto e davanti al nostro pubblico, contro Leicester e Venezia. Sarebbe bello festeggiare quest’empatia con dei risultati e meritiamo tutti di finire nel migliore dei modi questi due incontri. Vorrei che i tifosi giocassero insieme a noi perché si può stare allo stadio come spettatore ma si può stare allo stadio anche giocando insieme alla squadra. Se abbiamo 70mila spettatori non succede nulla. Ma se abbiamo 70mila persone in grado di giocare con noi cambia tutto”.
“Nessun giocatore può sostituire Mkhitaryan ma cercheremo sempre di giocare all’unisono e ‘celare’ un’assenza così importante e i diversi problemi e fragilità che ci caratterizzano. Oliveira e Veretout sono in condizione di dare il 100% e tutti quanti devono dare il massimo ed essere al massimo. Solo in questo modo potremo vincere e sono convinto che chiunque sarà della gara potrà darci una grande mano”.
“Non è mai facile prevedere la tipologia di match cui si andrà incontro. Vorrei vedere una gara simile a quella dell’andata, in cui Rui Patricio non venga chiamato in causa spesso. Il pubblico, ripeto, può aiutare ma i giocatori devono avere maturità e intelligenza per gestire le proprie risorse e sfruttarle in modo razionale”.
“La presidenza tutta hanno imparato a conoscermi un pochino in questi mesi e sanno che prima delle gare penso solo ai giocatori e alla gara. Non mi piace condividere con chi non di competenza tecnica questi momenti. Se potessi, non farei nemmeno la conferenza stampa. So solo che sono persone innamorate di calcio, come i tifosi e per tale motivo percepisco da parte loro grande rispetto per la nostra privacy e concentrazione. Sono molto contenti di essere in semifinale e con uno stadio gremito. Andremo lì tutti insieme e se le nostre persone vogliono giocare, possono fare la differenza”.