Mourinho è stato spalleggiato da un tecnico rivale sulla questione arbitri che sta infiammando il dibattito in Serie A
In questi giorni in Serie A si parla solo degli arbitri. Da sempre al centro del mirino delle critiche, ad accendere il dibattito è stato il gol di Acerbi al 90′ in Spezia-Lazio, che ha permesso ai biancocelesti di vincere. La rete del difensore centrale era da annullare per fuorigioco visto che si trovava oltre il penultimo giocatore difendente. Purtroppo per i liguri, e per tutte le altre squadre di campionato, però, il gol è stato convalidato.
Un errore che non è passato inosservato e ha infiammato i salotti calcistici di tutta Italia che hanno gridato allo scandalo. Ovviamente non è stato un favoritismo, ma uno sbaglio di Pairetto e Nasca che l’hanno già pagato caro vista la sanzione dell’Aia. Sull’accaduto è intervenuto anche Mourinho, che nel post partita con il Bologna ha descritto come inaccettabile ciò che è accaduto a La Spezia. Nel 2022, infatti, con la tecnologia a disposizione è difficile pensare di poter assistere a errori del genere.
“Mourinho ha detto la verità”: lo sfogo a fine partita
Questo stesso concetto è stato ripreso anche da Umberto Marino, dg dell’Atalanta, che nel prima della sfida con la Salernitana ha parlato ai microfoni di Sky. In una domanda sulla corsa all’Europa League, il direttore generale ha risposto dicendo che tre cose non si possono nascondere: la Luna, il Sole e la verità. Quest’ultima è stata detta da Mourinho. Secondo Marino, poi, l’episodio di La Spezia toglie sicurezza a squadre, addetti ai lavori e tifosi, anche se gli arbitri vanno lasciati tranquilli.
Sempre dall’Atalanta arriva un altro spalleggiamento allo Special One, con Gianpiero Gasperini che ha dato ragione all’allenatore della Roma. L’allenatore della Dea ha affermato che quest’anno con gli arbitri è stato un disastro. Le immagini che lo documentano ci sono e quello che è successo in Spezia-Lazio è inaccettabile. Un duro sfogo quello del rivale della Roma, che però ha rincarato la dose affermando che alcune interpretazioni sono state clamorose. Secondo il tecnico nerazzurro, Ognuno ha fatto delle regole per giustificare le scelte azzurre e se si toglie la certezza lo sport non diventa credibile.