Spezia-Lazio, sono state ore molto concitate nella Capitale in seguito ai diversi eventi verificatisi e che hanno coinvolto entrambe le sponde del Tevere. Gli ultimi e importantissimi aggiornamenti.
Sarebbe dovuta essere, questa in corso, una settimana destinata a far parlare solo e unicamente della doppia sfida con il Leicester. L’importanza dell’incontro tra Rodgers e Mourinho rimane, così come la piazza tutta è consapevole di giocarsi praticamente una stagione nella partita di giovedì sera, davanti ad un Olimpico saturo.
Se il pareggio con il Bologna ha fatto storcere un po’ il naso, soprattutto per il rendimento delle seconde linee e la non incisività di alcuni giocatori, sono state le parole di Mourinho e il consecutivo comunicato ufficiale della Lazio a far discutere molto. I riferimenti sono chiaramente all’episodio verificatosi sabato sera in occasione del gol decisivo di Acerbi.
Dell’evento in sé e per sé si è a lungo parlato e abbiamo visto come sia arrivata l’immediata reazione del club biancoceleste in seguito alle dichiarazioni di ieri sera dell’ “ossessionato” Special One. Proprio sulla vicenda avvenuta in terra ligure sono giunte nuove e importanti informazioni da Gazzetta.it.
Spezia-Lazio, gaffe Pairetto-Nasca: ecco cosa è successo dopo il gol di Acerbi
Sia ben chiaro, non si tratta di guardare in casa degli altri quanto, piuttosto, pensare alla salute del proprio orto, consapevoli che quest’ultimo non possa non essere influenzato da ciò che accade immediatamente fuori dal recinto. Sarri e Mourinho si stanno giocando l’approdo in Europa League insieme a Fiorentina e Atalanta e i tre punti ottenuti da Acerbi e compagni potrebbero avere un’ingerenza non affatto snobbabile.
Ecco la ricostruzione degli istanti successivi alla marcatura dell’ex Sassuolo. L’addetto Var avrebbe chiesto all’arbitro di “Non ripartire”, invitandolo ad aspettare. All’esortazione di Nasca ha fatto seguito l’atteggiamento, si direbbe, sordo di Pairetto che ha fatto riprendere il gioco poco tempo dopo. Questo a causa di un errore di comunicazione tra le parti, con il fischietto di Nichelino che avrebbe percepito un “ok”, dal sapore di via libera, mai pronunciato.
Da chiamare in causa anche l’addetto “Avar”, Valeriani, che non è stato abbastanza celere da correggere l’errore di comunicazione tra Pairetto e Nasca e la decisione del direttore di gara che, giusto ribadirlo, ha concesso la ripresa del gioco per un “ok” in realtà mai pronunciato.
Tutto ciò giustifica le grandi discussioni nate da entrambe le parti e che, in generale, hanno toccato il Var per l’ennesima gaffe di questa stagione. Naturale conseguenza è stato il ritorno d’attualità del tema degli audio, che da diverse ore si sta chiedendo di rendere pubblici per disambiguare una situazione quantomeno dubbia e da chiarire per la trasparenza e il bene del movimento sportivo tutto. Senza alcuna distinzione partitica.