Roma, Nicolò Zaniolo si è raccontato in una lunga intervista, toccando una serie importante di punti, tra presente, passato e futuro.
Soprattutto quest’ultimo aspetto è quello che maggiormente interessa alla piazza giallorossa, consapevole che il numero 22 finirà al centro di numerose discussioni nei prossimi mesi e altrettanto timorosa di perdere un giocatore dai grandi margini di crescita e sul quale, da tempo, si registra il fitto interesse di plurime realtà italiane e non solo.
Se fino a qualche tempo fa si parlava dell’ex Inter soprattutto per questioni extracalcistiche dal sapore di gossip legate a vita privata o dichiarazioni di familiari più o meno stretti, in quest’ultimo periodo Nicolò ha imparato il valore e l’importanza della riservatezza, fondamentale per un equilibrio sia internamente che esternamente al terreno di gioco.
Ciò non esclude, però, il fatto che Zaniolo continui ad essere uno dei nomi di cui maggiormente si è sentito ( e si continuerà a farlo) parlare nel recente passato, complice le ormai famose dichiarazioni di Pinto a fine mercato invernale. In attesa di aggiornamenti definitivi nel prossimo trimestre estivo sul suo futuro, riportiamo di seguito gli estratti più importanti delle dichiarazioni di Nic nell’intervista pubblicata oggi da Uefa.com.
Il classe ’99 ha inizialmente parlato dell’ultima gara di Conference contro il Bodo/Glimt, così commentandola.
“Penso che siamo stati perfetti, in entrambe le fasi. Sono molto felice perché ho aiutato la squadra a vincere la partita e passare il turno con la mia tripletta. Pellegrini sul mio primo gol è stato preciso come sempre, mentre in occasione del 3 a 0 anche Zalewski è stato perfetto a sfruttare quello spazio che sono stato bravo a prendermi”.
Sul rapporto con il gol. “Non è mai stata una mia ossessione il gol, anche perché preferisco le grandissime prestazioni e vincere la partita, pur non segnando. Sono stato però contentissimo della tripletta, l’avevo sognata esattamente così, con uno stadio gremito da 65 mila persone e ai quarti di finale di una competizione europea. Non nascondo che è stata una delle notti più belle della mia carriera, pur avendone vissute tante. A partire dall’esordio al Bernabeu contro il Real Madrid, passando per la doppietta contro il Porto”.
Sul rapporto con Mourinho: “Si tratta di uno dei più forti allenatori del mondo. Ha la capacità di trasmettere l’arte del non mollare mai e del restare compatti per ottenere i nostri obiettivi. Speriamo di vincere qualcosa con lui visto che stiamo lavorando da inizio stagione per costruire qualcosa di importante con un tecnico che sa come si vince”.
Sulla semifinale contro il Leicester e la promessa: “È una semifinale continentale e contro una squadra organizzata e forte. Corrono tanto e mettono molto fisico, la classica squadra inglese. Noi però siamo forti, siamo la Roma, abbiamo dimostrato quest’anno di potercela giocare con tutte: non abbiamo paura e ce la giocheremo con tutti i nostri mezzi“.
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