Calciomercato Roma, svelato il piano di Pinto relativo alla prossima campagna acquisti per accontentare José Mourinho.
Pur avendo visto una squadra diversa rispetto a quella delle prime due apparizioni contro l’Inter, i 90 minuti di San Siro hanno comunque restituito l’importanza di un gap tutt’altro che trascurabile dei giallorossi rispetto alla rosa di Inzaghi, considerata dallo Special come la più forte di Italia.
Lo stesso approdo di José sulla panchina giallorossa ha dimostrato lo scorso anno come a Trigoria ci sia un progetto più che serio, finalizzato a cambiare dimensione della Roma e portare nuovamente la squadra a lottare per nobili obiettivi come purtroppo non accade da tempo. Abbiamo sempre evidenziato di come non si tratti di un percorso semplice, sottolineando al contempo l’importanza di iniziare un iter diacronico e sostenibile.
Da questo punto di vista, riferiamo dei recenti aggiornamenti de “La Gazzetta dello Sport”. A dicembre i Friedkin chiuderanno la prima ricapitalizzazione, al termine di un versamento di 460 milioni ad oggi quasi del tutto sborsati. Si cercherà, intanto, nei prossimi mesi, di epurare la rosa da chi sia rimasto in squadra senza però garantire grande contributo.
Calciomercato Roma, i tre nomi sul taccuino di Pinto per accontentare Mourinho
I nomi sono quelli di Diawara, Darboe e Carles Perez, senza dimenticare dell’incrinature dei rapporti con Veretout che ci porterà ad assistere alla sortita anche dell’ex Fiorentina. In ottica entrate, Mourinho e Pinto vogliono regalarsi tre grandi colpi, in attesa di una decisione definitiva sul riscatto di Oliveira e sulla possibilità di continuare il rapporto con Henrix Mkhitaryan.
A centrocampo piace molto il centrocampista del Lille, in scadenza di contratto fra due mesi ma non è da escludersi la presenza di un mister X sul taccuino del gm. In difesa piace ancora Senesi del Feyenoord mentre resta vivo l’interesse per Goncalo Guedes del Valencia, che ha recentemente sottolineato di non disdegnare una permanenza al Mestalla ma di voler al contempo valutare eventuali avances. Servono almeno 20 milioni di euro.