Inter-Roma, di seguito le dichiarazioni di mister Mourinho dopo il triplice fischio della sfida contro il suo passato.
Plurimi i punti toccati dallo Special One, dopo la chiusura della gara terminata sul risultato di 3 a 1 e messasi inizialmente in discesa per i nerazzurri grazie al 2-0 targato Dumfries e Brozovic nei primi 45′. La reazione a inizio 2T era stato abbastanza felice ma la mazzata Lautaro ha purtroppo spento le speranze.
Plurimi i punti toccati da mister Mourinho dopo il triplice fischio.
“Sono la squadra più forte del campionato e hanno giocatori completi, sono pieni di “animali” a livello agonistico. Hanno avuto delle difficoltà in passato e per batterli dovevamo essere perfetti. Siamo stati bravi ma non perfetti. Potevamo sbloccarla con Mancini e pochissimi secondi dopo segnano in contropiede. Sul secondo gol perdiamo la palla ma nonostante ciò approcciamo bene al 2T per poi prendere gol su palla inattiva. Avevamo tanto parlato di queste situazioni, si è sentita l’assenza di Cristante. Nulla da dire, abbiamo perso contro una squadra più forte di noi”.
“L’arbitro si è comportato bene, nonostante la giovane età. Ha avuto una buona condizione e tutti i giocatori gli sono venuti incontro. Adesso dobbiamo pensare alla gara con il Leicester. Sono orgoglioso dei miei giocatori, ripeto, abbiamo perso contro una squadra più forte e ci può stare”.
Questa poi la sua disamina su alcuni giocatori e in particolare su Zalewski. Il polacco, reinventato da Mou in questa posizione per ovviare allo scarso rendimento di Vina, ha accusato la fisicità di Dumfries, sbagliando movimento in occasione del primo gol.
“Dobbiamo crescere singolarmente e ci serve del tempo. Ci sono squadre come l’Inter che hanno Gosens in panchina e lo pagano. Noi abbiamo Zalewski che sta facendo molto bene ma deve ancora migliorare. Abbiamo avuto un buon atteggiamento ma abbiamo perso per meriti loro, sono molto bravi. Skriniar e De Vrij non hanno paura e sbagliano poco”.
“Amo l’Inter ma io voglio sempre vincere. Adesso posso dire che vorrei vincessero loro perché li ho amati ma amo anche il mio lavoro e siamo tutti professionisti, pagati per vincere. Contro squadre del genere vai sempre in difficoltà perché hanno una cultura tattica di tre anni, hanno iniziato il percorso tre anni fa con Antonio Conte. Il risultato è simile a quello dell’andata o a quello di Coppa Italia ma penso che le prestazioni siano state differenti. Stiamo crescendo e va sottolineato anche se alla fine la cosa più importante è il risultato. Ci sono ancora tanti condizionali su quello che sarebbe potuto succedere se avessimo fatto gol con Mancini. Sousa se avesse arbitrato in Napoli-Roma avremmo vinto”.
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