Iran squalificato e Italia ripescata, ecco l’indizio in grado di disambiguare la questione tanto discussa nelle ultime ore.
La sosta da poco conclusasi ha arrecato non poco dispiacere al nostro Paese da un punto di vista calcistico. A pochi anni di distanza dalla debacle Ventura, Roberto Mancini sembrava aver ripotato nuovamente l’Italia calcistica laddove meritasse la scorsa estate, chiosando nel migliore dei modi un percorso che sin dal principio sembrava poter regalare molte gioie.
Da qull’11 luglio, però, tante cose sono cambiate tra le fila della nostra Italia, apparsa subito dopo la vittoria di Wembley una squadra ben diversa da quella ammirata la scorsa estate. Terminato l’alibi della stanchezza, i tifosi azzurri hanno palesato sempre più preoccupazione per uno scenario alla fine concretizzatosi.
Dopo non aver centrato l’accesso diretto al Mondiale sul finire dello scorso anno, Immobile e colleghi si sono distinti per la clamorosa figura contro la Macedonia, che ci ha impedito anche di giocarci le nostre carte per l’arrivo in Qatar contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo.
Senza volerci soffermare su analisi che meriterebbero approfondimenti olistici e ben più ampi su quello che è l’attuale movimento calcistico nei nostri campionati, ci limitiamo ad evidenziare un aspetto volto a disambiguare una volta per tutte una questione nata in questi giorni. Oltre agli infausti eventi di Ghana-Nigeria, infatti, questa settimana si è distinta anche per gli infelici accadimenti della sfida tra Iran e Libano.
La speranza di vedere la nazionale persica esclusa dal Mondiale con conseguente ripescaggio, magari, proprio degli Azzurri aveva iniziato a trovare terreno fertile. Proprio in questi stessi minuti del sorteggio, evidenziamo, definitivamente, di come si tratti di uno scenario a dir poco utopistico. La stessa esclusione iraniana è impossibile ma, anche nello straordinario caso di eliminazione di quest’ultima, la Fifa si troverebbe comunque nella situazione di scegliere una squadra asiatica della stessa zona.
A corroborare la tesi dell’impossibilità di tale vicenda sono anche le quote Sisal. Il ripescaggio dell’Italia è quotato 50 volte l’importo scommesso. Pur registrandosi un calo del 50% della quota, ci sono tutti i presupposti per concludere dicendo che anche questa volta l’Italia non sarà ai Mondiali.
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