Serie A, dopo le notizie diffusesi a riguardo nelle ultime ore, emergono nuovi e importanti aggiornamenti legate alle difficoltà di plurimi club del nostro campionato.
A fare rumore, in particolar modo, è stato l’annuncio dell’economista Alessandro Giudice, che si è esposto ai microfoni di Radio Punto Nuovo, analizzando le difficoltà che diverse realtà della Serie A potrebbero affrontare a causa dell’indice di liquidità. Ad esserne coinvolti, oltre al club di Lotito, anche altre due società.
Di questo valore si è discusso tanto in questi mesi, soprattutto in seguito alla colorita quanto schietta battuta di Maurizio Sarri relativa alla vexata quaestio, destinata a divenire oggetto di dibattito e critica nei prossimi mesi. Senza entrare troppo nel tecnico, giusto per capire di cosa si stia parlando, presentiamo alcuni degli aspetti più importanti relativi al parametro.
Esso rappresenta il rapporto tra entrate e uscite di una società e da esso dipendono le possibilità di fare mercato e, soprattutto, di poter iscriversi al campionato. Attualmente, la soglia minima da raggiungere è dello 0,6. Ciò significa che le finanze di ogni società devono essere in grado di colmare il 60% delle uscite.
Si è ancora al lavoro su diversi aspetti di un parametro inviso a diversi esponente del mondo calcistico in senso lato e che è stato alla base di una serie di dialettiche e di ricerche volte a tutelare le squadre che, ora come ora, in base ai valori fissati, rischierebbero di entrare in una sorta di lista nera.
A tal proposito, in particolar modo, si è esposto il suddetto Giudice. Ricordando che l’indice di liquidità è considerato da Gravina come la chiave per riformare il movimento calcistico in ambito finanziario così da impedire che i presidenti contraggano nuovi debiti, riportiamo di seguito le parole dell’economista. Da queste emerge come la Lazio, insieme a Genoa e Sampdoria, sia fortemente a rischio per l’iscrizione alla prossima Serie A.
“Ci sono alcuni problemi per diversi club in A. Più alto è l’indice più è sana la situazione economica dell’azienda. Nel mondo normale 0,60 non è un indicatore di sanità, diciamo che è l’ossigeno nel boccaglio che consente di respirare in un qualche modo. Vuol dire che se ho 100 milioni di passivi da qui a un anno me ne entrano in cassa 60. Mi sembra giusto che chi non ha indice di liquidità sufficiente non si iscriva al campionato. Ci sono le due genovesi e la Lazio che hanno questo problema. La Lazio rischia di non iscriversi al campionato. Ma si corregge in poco questa cosa”.
La correzione cui fa riferimento può seguire due strade. Da un lato, la cessione dei giocatori, dall’altro l’iniezione del capitale da parte di azionisti.
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